In merito al post alluvione, "io ho ribadito la mia proposta di un patto repubblicano fra Governo e Regione Emilia-Romagna, con l’identificazione del prossimo Presidente della Regione come Commissario". Così, intervistato dall’Agi, Michele de Pascale, candidato alla presidenza dell’Emilia-Romagna per il centrosinistra, a margine di un confronto televisivo registrato a Teleromagna. Su questo "finalmente la mia avversaria (Elena Ugolini, assente al dibattito, ndr) mi ha risposto, perché dopo un mese e mezzo che lo chiedevo ha detto che lei non vuole assumersi questa responsabilità e che quindi nel caso in cui sarà eletta chiederà al Governo di identificare un’altra persona non lei. Io penso che chi si candida debba avere questa responsabilità, perché gli emiliano-romagnoli, i romagnoli, i bolognesi hanno il diritto di poter giudicare l’operato di chi dovrà guidare questa partita".
Secondo l’attuale sindaco di Ravenna, è troppo "facile chiamare un altro commissario da Roma e poi magari, come un po’ si sta facendo anche adesso, scaricargli tutte le colpe. Invece bisogna metterci la faccia. Quindi io ci voglio mettere la faccia, mi voglio assumere le mie responsabilità e spero che Giorgia Meloni, se sarò eletto, sarà disponibile a questo tipo di accordo", conclude de Pascale, che torna dunque a rilanciare la proposta relativa al commissario. Un tema, uno dei tanti, che ha diviso in questi mesi di campagna elettorale le due principali coalizioni in campo, centrosinistra e centrodestra, con il primo che non ha mancato di far sentire le critiche al generale Figliuolo (individuato quale commissario straordinario alla ricostruzione) e il secondo che ha sempre difeso il militare. Sia come sia, si vedrà come e se cambierà il quadro dopo la tornata elettorale; gli aventi diritto voteranno il 17 e 18 novembre.