
La cerimonia di intitolazione
Il parco comunale di Conselice è stato intitolato al primo sindaco della città liberata dal nazifascismo, Giorgio ‘Nello’ Rocca, che fu primo cittadino dal 1946 al 1951. Un’idea, quella dell’intitolazione del Parco a Rocca, che è scaturita da subito, come conferma l’attuale sindaco, Andrea Sangiorgi, quando si è iniziato a pensare alle celebrazioni per l’ottantesimo anniversario della Liberazione della città. "Una figura, quella del sindaco Rocca – commenta Sangiorgi –, legata a doppio filo alla lotta partigiana, alla stampa clandestina e a una rinascita del territorio di Conselice, martoriato da guerra e povertà, che ha saputo portare avanti superando ostacoli ideologici e i rancori che lo scontro bellico aveva lasciato sul campo".
Alla cerimonia è intervenuta anche la nipote di Rocca, Sara, che in un toccante discorso ha ricordato il nonno sindaco e partigiano. Giorgio Rocca era il coordinatore del Comitato di Liberazione Nazionale che operò a Conselice da subito dopo la firma dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Proprio nel territorio di Conselice venne costituita la più importante stamperia di giornali e volantini di informazione clandestina di tutta l’Italia occupata dalle forze naziste. Un impegno che portò oltre 140 persone a rischiare la vita quotidianamente in questa attività che portava le informazioni nelle province di Ferrara, Ravenna, Bologna e Forlì.
In questa attività erano impegnati anche i quattro cittadini di Conselice che furono fucilati il 30 settembre del 1944 al poligono di tiro di Bologna. Erano partigiani combattenti addetti alla ‘pedalina’, così si chiamava la macchina tipografica. Occorrevano sei colpi di pedale per ogni pagina da stampare. Un’attività che richiedeva forza e resistenza. Veniva svolta in condizioni proibitive dal tramonto all’alba, con due di guardia fuori e due dentro a pedalare.
Grazie all’opera di Rocca si deve anche la costituzione, sempre a Conselice, del centro ospedaliero per la cura dei feriti di guerra, di entrambi gli eserciti. Nelle scuole elementari furono così allestiti una sala operatoria, un reparto di medicina, le cucine e una sessantina di posti letto. In un’altra casa colonica venne organizzato un altro presidio, portando così a 200 i posti letto e a 3 il numero di sale operatorie attive. "Un’intitolazione che lascerà ai giovani che godranno del nostro Parco - ricorda il sindaco Sangiorgi -, la memoria di Giorgio Rocca, uno dei simboli della resistenza e della ricostruzione del nostro territorio".
Matteo Bondi