SARA SERVADEI
Cronaca

Il nuovo Pronto soccorso a Ravenna. Maxi cantiere da 9 milioni. Fine lavori a novembre 2025

Inizialmente dovevano terminare questo luglio: "Ma ci sono stati rallentamenti. Da settembre si aprirà una nuova fase e ci si sposterà già nei locali rinnovati".

Il cantiere al Pronto soccorso di Ravenna (foto Giampiero Corelli)

Il cantiere al Pronto soccorso di Ravenna (foto Giampiero Corelli)

Ravenna, 27 giugno 2024 – Novembre 2025. È per allora che si prevede di inaugurare il nuovo Pronto soccorso ampliato: uno spazio più grande e confortevole dove accogliere i pazienti, organizzato meglio in base alle esigenze, con una saletta operatoria per piccoli intervento, una zona tutta dedicata alle emergenze con accesso diretto dalla camera calda, una sala d’attesa nuova e più grande, spazi per la piccola chirurgia, un’osservazione breve intensiva più grande, un’area ortopedica dove eseguire le radiologie e un’ala separabile dal resto per i pazienti infettivi. Le prime proiezioni prevedevano l’inaugurazione questo mese di luglio, ma nel tempo c’è stato uno slittamento.

"Ci sono stati dei rallentamenti qualche mese fa, ma la ditta ha recuperato in buona parte – spiega Francesca Luzi, direttrice dell’unità operativa delle attività tecniche di Ravenna, nonché responsabile unico del progetto del Pronto soccorso –. Questo primo stralcio per l’ampliamento dovrebbe terminare entro settembre, sperando che le forniture arrivino tutte nei tempi. Poi dovrebbe cominciare la seconda parte dei lavori, con le ristrutturazioni".

Il cantiere è partito ad aprile del 2022 e il costo ammonta a 9,4 milioni di euro, finanziati in parte dai fondi Arcuri legati al covid, in parte dalla stessa Ausl, in parte da un mutuo contratto dall’azienda sanitaria e ancora da vecchi fondi regionali, dalla vendita dell’ex scuola per infermieri in via Palestro e dai fondi per la ricerca, che copriranno il milione e mezzo che serve per le attrezzature. "Ci saranno quattro postazioni per i codici rossi, e saranno molto assortite – prosegue Luzi –. Per quanto riguarda i lavori, con la nuova fase che si apre a settembre sposteremo la media intensità nel blocco nuovo appena costruito, che si trova sul retro, davanti al parcheggio lato Cmp. Si continuerà a entrare dal vecchio ingresso, come avviene già da qualche mese. A gennaio 2025 inizieranno i lavori per la nuova camera calda".

Nel tempo i soldi sono diventati una coperta sempre più corta, ovviamente, a causa dell’inflazione. Già nel 2022 l’Ausl dovette rinunciare al terzo piano che aveva progettato di costruire sopra alla camera calda, che avrebbe dovuto ospitare posti letto in più per la Terapia intensiva. "Ma nel nuovo edificio appena costruito abbiamo deciso di creare comunque delle fondamenta rafforzate, che possano eventualmente ospitare quel piano – aggiunge Luzi –, in modo che in futuro sia eventualmente possibile realizzarlo. Abbiamo voluto investire per potere un domani ampliare le sale operatorie o la Rianimazione, a seconda delle esigenze. Poi abbiamo ridotto le spese su alcune materiali, per rientrare nelle cifre".

Gli ultimi importanti lavori al Pronto soccorso risalgono al 2012, ma la progettazione era avvenuta almeno una decina d’anni prima. E nel tempo gli spazi erano diventati stretti: era emerso in particolare durante la pandemia, ma anche prima. Soprattutto d’estate e nel periodo di picco influenzale il reparto si era rivelato insufficiente. L’altro grande tema, ovvero la mancanza di personale medico e infermieristico, è più complesso da risolvere: da anni l’Ausl cerca nuovi dipendenti. La disponibilità di spazi nuovi e ristrutturati, però, potrebbe attirare maggiormente i lavoratori.