Un service del Lions di Faenza pioniere nell’ambito della prevenzione dell’ictus. In questi giorni il Lions Club Faenza ’Valli Faentine’ sta portando avanti un service gratuito intitolato ‘Previeni l’ictus, ascolta il tuo cuore’ e ideato dal socio Athanassios Antonopoulos, medico della Cardiologia dell’ospedale manfredo e coordinato da Massimo Visani.
"Dal 2017 – spiega il dottor Antonopoulos – pur non essendo una metodologia a quel tempo studiata dalla comunità scientifica, facciamo prevenzione dall’Ictus Cardioembolico attraverso uno screening ad ampio raggio sulla popolazione a rischio, soggetti di età maggiore di 60 anni asintomatici. Nel corso di molti convegni specialistici più volte ci si è posti la domanda se attraverso il nostro metodo di studio si potesse prevenire una importante malattia invalidante come l’ictus".
Con grande soddisfazione per il lavoro svolto, Antonopoulos ha appreso che recentemente la stessa metodologia usata dal Lions Club Faenza Valli Faentine da quattro anni è stata oggetto di uno studio svolto negli Stati Uniti su circa 16mila pazienti, portato poi alla ribalta attraverso una pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica americana New England Journal Of Medicine. Alla base dello screening ideato da Antonopoulos c’è l’ applicazione dell’oscillometria arteriosa per lo screening di prevenzione e il riconoscimento precoce della fibrillazione atriale, causa nella maggior parte degli ictus cardioembolici in pazienti asintomatici. "Tutti siamo consapevoli che prevenire è meglio che curare : dice ancora il cardiologo faentino –; ogni anno l’Ictus è causa di svariate, e spesso gravi, forme di disabilità per la popolazione di età maggiore di 60 anni che vengono colpite da ictus cardioembolico. Conoscere ed approfondire l’argomento è quindi una missione di grande spessore e di forte utilità pubblica e sociale. La prevenzione, fino a poco tempo fa, era basata sull’esecuzione di un holter cardiaco per intercettare precocemente la fibrillazione atriale che è un aritmia frequente in questa fascia d’ età e per di più molte volte silente. Questo era seguito da diversi mesi d’attesa, visto che questi dispositivi non sono sempre disponibili per lo screening e senza quindi la garanzia di poter rintracciare l’aritmia tempestivamente e quindi impostare in tempo terapie idonee quali quella anticoagulante. Attualmente, e con immenso orgoglio, noi del Lions Club FVF possiamo finalmente proporre un Service più concreto in modo da poter essere ancora più efficienti nella prevenzione dall’Ictus Cardioembolico".
Il progetto, a causa della pandemia, è stato fermo per due anni e questo ha impedito, durante questi mesi, di raccogliere ulteriori dati utili. "Nell’autunno, con la dedizione e l’impegno che ci caratterizzano, riprenderemo la raccolta di dati per l’elaborazione statistica e per stare al fianco della salute dei nostri concittadini e di chiunque ne abbia necessità. Per quel che riguarda Faenza i casi valutati sono stati oltre cento e in diversi pazienti in cui è stata riscontrata la fibrillazione atriale abbiamo consigliato un approfondimento ulteriore per prevenire l’ictus".
Gli incontri promossi dai Lions Club Faenza Valli Faentine vengono organizzati in collaborazione con associazioni o realtà del territorio, come le parrocchie, le associazioni di volontariato e alcune farmacie dell’Unione.