Il nodo di viale Dante: "Canale Arginello, o si sistema o finiremo ancora sott’acqua"

Ha tracimato per la seconda volta dopo quella del maggio 2023 "Abitazioni di nuovo allagate, abbiamo perso tutto. Già lo scorso anno facemmo presente il problema e non è stato fatto nulla".

Il nodo di viale Dante: "Canale Arginello, o si sistema o finiremo ancora sott’acqua"

Gli abitanti di viale Dante a Lugo, in prossimità dell’incrocio con via Veneto, chiedono attenzione

Gli abitanti di viale Dante a Lugo, in prossimità dell’incrocio con via Veneto, non ci stanno ad essere nuovamente ignorati. Per la seconda volta, nel maggio 2023 e pochi giorni fa, il canale Arginello che passa accanto a via Veneto, ha tracimato allagando le loro abitazioni. Tutto quello che è stato fatto per ripristinare muri e arredamento dopo l’alluvione che ha colpito la zona 16 mesi fa, è andato nuovamente perso, devastato dall’acqua entrata per un metro e mezzo. I residenti chiedono un adeguamento che consenta di risolvere il problema. "Abbiamo fatto già presente la situazione nel 2023 – spiegano Andrea Dirani, Rossella Piani e Domenico De Meo che vivono su viale Dante –. Non possiamo vivere nel terrore di andare sott’acqua ogni volta che piove". Il canale, nel tratto in cui costeggia via Veneto, è stato interrato dopo averne ristretto il corso. Pertanto la sua portata è stata ridotta. "La scelta di tombinarlo è stata completamente sbagliata – sottolineano i residenti –. La paratia che si trova in prossimità del ponticello della ferrovia, nel punto in cui il corso dell’Arginello torna in superficie, l’abbiamo aperta noi lo scorso anno, per aiutare l’acqua a defluire nei fossi. Si tratta di un impianto ormai obsoleto che non può esistere in una zona ritenuta ancora rurale benchè sia piena di abitazioni. Il problema vero è lo scarico delle responsabilità fra i vari enti che rende difficile capire chi dovrebbe intervenire fra Comune, Consorzio di Bonifica e Rete ferroviaria".

Già agli inizi degli anni ’90, il "Gruppo di lavoro aperto Lugo Est" formatosi per contrastare la lottizzazione della zona che ha avuto come conseguenza il tombinamento dell’Arginello si era opposto a questa decisione contestandola per iscritto. "Avevamo raccolto 5000 firme – spiega Gianni Penazzi, all’epoca alla guida insieme ad altri del Gruppo –. Quella che è stata cancellata era una vecchia traccia del 1300 particolarmente identitaria del nostro passato agrario. I campi coltivati che esistevano prima della lottizzazione erano a schiena d’asino per permettere alle acque di defluire. Era la soluzione adottata un tempo per far fronte a quelle che oggi vengono definite bombe d’acqua. In più nel punto di congiunzione della rete scolante fra la nuove e la vecchia lottizzazione si è creata una seconda strettoia, dopo quella causata dalla tombinatura dell’Arginello che rende ancora più problematico il deflusso delle acque".

Obiettivo dei residenti ora, è di fare in modo che l’intervento di adeguamento del canale diventi prioritario nell’agenda dei lavori da fare. Continuano intanto gli interventi effettuati per riportare alla normalità le zone della città più duramente colpite dall’alluvione. Ieri sono terminati i lavori di pulizia di caditoie e fognature nelle vie colpite dall’alluvione nella zona di Lugo Est e in tutte le traverse di via Provinciale Cotignola. Per la giornata di oggi sono previsti interventi nell’altra parte di città colpita, quella del quartiere di Madonna delle Stuoie a Lugo Sud. A partire dalle 7, sarà effettuata anche la pulizia straordinaria di caditoie e fognature anche delle vie Toscana, Marche, Umbria, Veneto, Landi, Dal Monte, Europa (da via di Giù a via Toscana), Dante (dal sottopasso di via Provinciale Cotignola al ponte). Dalle 8,30 alle 12,30 inoltre, l’Ausl Romagna effettuerà le vaccinazioni di antitetanica agli alluvionati che lo richiederanno presso l’ambulatorio vaccinazioni di viale Masi 20.

Monia Savioli