Il Museo del Sale di Cervia si avvia al restyling con l’affidamento alla ditta Turci Mario dell’incarico per la progettazione dell’intervento. Il comune di Cervia è titolare del MUSA: luogo di cultura, istruzione e centro di documentazione della storia del territorio cervese e del sale di Cervia. Nato nel 2004, alcuni spazi del Museo del Sale realizzati diversi anni fa oltre a necessitare di rinnovamento non sempre risultano di facile lettura per i visitatori singoli.
Attualmente il museo offre anche un’area dedicata all’archeologia che si va implementando anche grazie alle ultime scoperte archeologiche, a studi e scavi attualmente in corso sull’area di Cervia Vecchia. Per questi motivi, si è reso necessario un ripensamento del percorso museologico che renda il racconto più semplice ed accessibile, anche a persone che presentano problematiche di tipo psicofisico, alla luce delle nuove scoperte. Obiettivo del restyling è quindi rendere l’area maggiormente fruibile, immersiva, coinvolgente e interattiva. Il MUSA è nato come museo della civiltà salinara, ma il percorso museologico si è sviluppato e arricchito nel corso del tempo allargando gli orizzonti temporali di narrazione storica. Oggi propone anche una sezione archeologica che è stata implementata più volte ed ha raggiunto una importante caratura. Il museo è cresciuto nel tempo in termini di importanza e di proposta al pubblico in uno spazio che attualmente si presenta ristretto rispetto alle potenzialità di racconto e che non permette di accogliere adeguatamente ulteriore materiale testimoniale che potrebbe essere esposto al pubblico. Si rende pertanto necessario il ripensamento di tutto il percorso museologico e museografico di MUSA allo scopo di rendere il racconto più fluido, gradevole ed accessibile, pur mantenendo alcune installazioni recenti che possono restare come punti cardine del racconto. Dopo gli ultimi rinvenimenti archeologici avvenuti sul territorio, del materiale raccolto in parte restaurato e studiato e altro ancora in fase di studio e restauro, l’amministrazione comunale ritiene importante studiare a livello progettuale anche la collocazione di tali importanti reperti (seconda tranche di tappeti musivi della chiesa di San Martino Prope Litus Maris e reperti dell’antica salina romana, rinvenimento del 2015) attualmente oggetto di un restauro sostenuto dalla Soprintendenza attraverso un progetto finanziato dal Ministero. L’intervento avrà lo scopo di migliorare la fruizione del museo diffuso e dare maggiore impulso alla sua frequentazione attirando anche le fasce più giovani di pubblico. Il progetto potrà comprendere quindi anche proposte di gioco o attività particolari che potranno fungere da attrattori di interesse.
Ilaria Bedeschi