Prezzi stabili ma compravendite in forte contrazione. Il mercato immobiliare a Ravenna segna il passo - come emerge del ’Rapporto 2024 del mercato immobiliare a Ravenna e provincia’ realizzato dal sindacato provinciale Fimaa e Confcommercio provincia di Ravenna e presentato ieri mattina a Palazzo Rasponi - penalizzando gli immobili da ristrutturare e premiando quelli nuovi o recenti. "Il 2023 si è chiuso con 5.850 compravendite, 988 in meno rispetto al 2022 nella provincia di Ravenna, -14,4% – ha affermato Stefano Stanzani dell’Università di Bologna –, con variazioni percentuali peggiori nel comune capoluogo dove si registra un -16,1%, a quota 2.718, rispetto ai comuni minori con -13%. Nel primo semestre 2024 prosegue il trend negativo per Ravenna città, con 141 scambi di abitazioni in meno rispetto al 2023, -9,9%, ma con una tenuta registrata nei comuni minori della provincia, -1,4% con 21 scambi in meno rispetto allo scorso anno". Gli agenti immobiliari Fimaa Confcommercio della provincia di Ravenna sostengono che il rallentamento sia imputabile ai costi di ristrutturazione elevati (38,9%), ai bassi livelli degli stipendi e, in genere, a difficoltà legate all’economia (27,8%). A preoccupare i potenziali acquirenti sono anche gli aspetti regolamentativi e normativi (timori per la direttiva sull’efficientamento energetico e la revisione degli estimi). Elementi positivi vengono dall’abbassamento dei tassi dei mutui (42,9%) e dall’attesa di un rialzo dei prezzi. Per la fine dell’anno il livello delle compravendite abitative potrebbe diminuire rispetto al 2023 dello 0,7% nei Comuni minori e del 5% nel comune capoluogo (rispettivamente con -22 e -141 scambi in meno rispetto al 2023).
I prezzi di vendita, in base ai giudizi espressi, dovrebbero invece aumentare nominalmente del 2,8% nel Comune capoluogo con cali, invece, nelle macroaree provinciali (-0,2% nell’alta pianura del Lamone e in Bassa Romagna, -2,6% nella collina del Senio e del Lamone). A gonfie vele il mercato della locazione caratterizzato da una domanda in ulteriore rafforzamento e da una riduzione dell’offerta. "Le previsioni sull’andamento dei prezzi – ha detto Ivano Venturini, presidente Fimaa Confcommercio Ravenna ed Emilia-Romagna – sono per un aumento su base nazionale del 3%. Nelle città di provincia e soprattutto nelle aree rurali gli incrementi saranno molto ridotti. Domanda crescente per spazi residenziali con ambienti ibridi lavoro-casa, dovuta al lavoro da remoto e a modalità di vita più flessibili. Interesse verso case sostenibili, energeticamente efficienti e con servizi a breve distanza".
Giorgio Costa