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Il Goldoni a gonfie vele: "Il pubblico è cresciuto"

Durante il covid le serate erano state raddoppiate per la capienza dimezzata e il provvedimento è stato mantenuto: "Vengono tanti commercianti locali".

Il Goldoni a gonfie vele: "Il pubblico è cresciuto"

Sinergie vincenti, quelle nate a Bagnacavallo fra amministrazione e teatro, nella definizione delle politiche culturali. Al punto che il raddoppio delle serate del Goldoni, deciso in epoca Covid per consentire a tutto il pubblico di poter assistere agli spettacoli a fronte delle direttive che prevedevano l’utilizzo del 50% della capienza, è rimasto. E le serate continuano a essere gremite. "Si tratta di un pubblico allargato – spiega Ruggero Sintoni, condirettore artistico e guida, insieme a Claudio Casadio, del centro di produzione Accademia Perduta Romagna Teatri che cura la gestione del Goldoni –. Molti bagnacavallesi e in particolare i commercianti della città hanno iniziato a frequentare il teatro e a sottoscrivere abbonamenti. Hanno probabilmente capito che avere un teatro in città è importante anche per loro". Poi c’è il pubblico che proviene dagli altri comuni dell’Unione e che si è aggiunto negli ultimi anni a quello abituale. La sinergia, favorita dall’assessorato alla cultura guidato da Monica Poletti, concentrata al Goldoni fra Accademia Perduta, Accademia Bizantina e, negli ultimi tempi, Bottega dello Sguardo, ha permesso di rendere la presenza del Teatro centrale e nel contempo di valorizzare anche altri spazi, come il chiostro dell’ex convento di San Francesco, trasformato in estate in una arena estiva.

"Fare cultura non significa dire di sì a tutti, ma fare delle scelte – sottolinea Sintoni –. Le stesse che hanno permesso all’ex convento di San Francesco di divenire una sorta di galleria di arte contemporanea in sinergia con la stagione del Teatro di Inverno organizzata al Ridotto che segue parallelamente questo percorso dedicato alla contemporaneità. Al Museo invece le attività sono diverse, come lo è la stagione teatrale che segue un filone diverso". Un gioco di parallelismi, intuito dal pubblico che ne coglie le sollecitazioni. "Questo crea sinergie – aggiunge l’assessora alla cultura, Monica Poletti –. L’intento è di cucire insieme le varie anime e consolidare l’identità formata da teatro, museo e altri luoghi. Così le persone che vanno a teatro possono passare prima dal museo e visitare anche altro creando un circuito virtuoso".

La programmazione del Teatro Goldoni ha raggiunto al momento il 40% delle sue proposte. Tanti gli spettacoli attesi, come ’Forte e Chiara’ di Chiara Francini a gennaio, ’Ginger & Fred’ con Monica Guerritore e Pietro Bontempo e Funeral Home con Giacomo Poretti e Daniela Cristofori a febbraio e ’Tre uomini e una culla’ con Giorgio Lupano, Gabriele Pignotta e Attilio Fontana a marzo. "C’è solo un problema – sottolineano entrambi –. La mancanza di posti letto in città, soprattutto durante l’inverno, quando l’attività ricettiva del Convento è chiusa".

Monia Savioli