GIORGIO COSTA
Cronaca

Il gigante prende forma. Investito un miliardo nel rigassificatore. Operativo nel 2025

Al lavoro 850 persone, i 32 km di lavori a terra sono realizzati al 24%, quelli a mare al 7%. Entro il 2024 pronto l’impianto per la cattura della Co2 .

Il gigante prende forma. Investito un miliardo nel rigassificatore. Operativo nel 2025

Avanza a Ravenna la realizzazione del progetto legato al rigassificatore di Snam. La nave Fsru Singapore (il ’cuore’ del rigassificatore) attraccherà al largo di Punta Marina entro il primo trimestre del 2025; intanto, nell’aprile del 2024 si avvierà l’installazione della piattaforma di ormeggio, a luglio vi sarà la posa della condotta sottomarina e la fine lavori è prevista per dicembre 2024. L’avanzamento dei lavori è al momento del 24% per la parte a terra, mentre quella offshore si attesta al 7%. L’investimento è di circa un miliardo e 25 milioni arriveranno da Snam alla città di Ravenna sotto forma di compensazioni e mitigazioni (si veda l’articolo a fianco).

Il punto sullo stato di avanzamento dei lavori è stato fatto ieri a Ravenna nel corso di una conferenza stampa nella sala del consiglio comunale al termine della quale è stato firmato l’elenco delle compensazioni e delle mitigazioni che Snam metterà in campo per l’arrivo del rigassificatore al largo della costa ravennate. I numeri dell’opera sono rilevanti: l’investimento complessivo è pari a un miliardo di euro, attualmente sono al lavoro 850 persone che diventeranno 1.200 nel momento di massimo sforzo e importanti sono le ricadute per il territorio ravennate: sono coinvolti più di cento fornitori provenienti dalla provincia di Ravenna e dalla regione mentre sono stati assegnati contratti a imprese del territorio ravennate per più di 300 milioni, con Rosetti Marino e Micoperi in prima fila. E dalle parole di Stefano Venier, amministratore delegato di Snam, è emersa la centralità della città nella strategia energetica nazionale. "Il rigassificatore a Ravenna serve perché la guerra in Ucraina ci ha insegnato che dobbiamo diversificare le nostre fonti di approvvigionamento e la rigassificazione è perfetta visto l’elasticità che consente quanto a provenienza geografica del gas. Attualmente il gas che proviene da questa fonte vale circa 28 miliardi metri cubi che coprono oltre il 35% del consumo nazionale. E a Ravenna la nave che stiamo installando ha una capacità di 5 miliardi di metri cubi l’anno".

Ravenna dunque al centro della strategia energetica nel contesto, ha specificato Venier, di una regione che è "l’ombelico del sistema energetico italiano con tre dei 12 centri di stoccaggio nazionale e una fondamentale stazione di spinta a Poggio Renatico, nel ferrarese; per non dire del fatto che la Romagna sarà attraversata dalla nuova line adriatica che porterà il gas dall’Abruzzo al centro di Minerbio, nel bolognese".

La nave gasiera FSRU (292 metri di lunghezza e 43 di larghezza) attualmente è ormeggiato nel porto di Ain Sokhna in Egitto da dove raggiungerà Dubai per una messa a punto per poi arrivare in Italia e sarà collocata 8,5 km al largo di Punta Marina – come ha spiegato Massimo Derchi, responsabile operation di Snam – e poi collegata a terra da una condotta di pari lunghezza.

La condotta sottomarina attraverserà la linea di costa mediante un microtunnel lungo circa 1.300 metri che consente di evitare ogni interferenza con la spiaggia e una volta giunto a terra il gas correrà in un metanodotto che collega l’impianto al nodo di Ravenna per 31,5 Km (oltre ai 2,5 di allacciamento) disegnando una sorta di tangenziale a sud della città che passa da Classe, San Michele e Fornace Zarattini per poi allacciarsi alla rete nazionale. E se da una parte porta il gas, dall’altra parte Snam si cura della cattura dell’anidride carbonica. Entro il 2024, ha spiegato Venier, sarà pronto l’impianto pilota da 5mila tonnellate che spinge l’anidride carbonica nei pozzi di gas dismessi, per poi andare verso la realizzazione di un impianto da 4 milioni di tonnellate con una potenzialità di 16 milioni. Impianti all’avanguardia in Europa che vendono realizzazioni simili in Gran Bretagna, Olanda e Norvegia.