ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Morta dopo caduta in mare: chiesta l’archiviazione per la tragica fine di Elisa Rossi

Secondo le consulenze non era necessaria una balaustra in quel punto dato che vi avrebbero potuto attraccare le imbarcazioni da diporto

Elisa Rossi, l’insegnante di 51 anni morta nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2023 cadendo in mare

Elisa Rossi, l’insegnante di 51 anni morta nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2023 cadendo in mare

Non era necessaria la presenza di una balaustra anticaduta in quel punto dato che, almeno sulla carta, avrebbe potuto essere sfruttato dalle imbarcazioni per attraccare. Inoltre la scarsa illuminazione non aveva offerto in alcun modo un nesso causale con il decesso: come dire che non aveva influito sulla morte della donna.

Conclusioni, quelle in buona sostanza raggiunte dalle consulenze tecniche disposte dall’accusa, che hanno spinto la procura a chiedere l’archiviazione per il decesso di Elisa Rossi, l’insegnante 51enne morta nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2023 dopo essere caduta in acqua da un pontile del circolo nautico di Marina di Ravenna. Per quanto accaduto, sono due gli indagati per omicidio colposo in cooperazione: la responsabile del servizio di prevenzione e protezione del circolo rivierasco (è difesa dall’avvocato Giovanni Scudellari). E il presidente della struttura (è tutelato dall’avvocato Isotta Farina). I familiari della defunta (i figli, la madre e la sorella), rappresentati dagli avvocati Giovanna Gasdia e Beatrice Maglioni, hanno naturalmente l’opportunità a termini di legge di presentare opposizione contro l’archiviazione per chiedere al gip nuove verifiche in grado di dissipare ogni eventuale dubbio residuo.

Secondo i rilievi medico-legali, il decesso della 51enne era arrivato per annegamento seguito a un trauma cranico. Visto il contesto dei fatti, il pm titolare del fascicolo Silvia Ziniti aveva disposto una consulenza in materia di norme e luoghi di lavoro assimilando il caso, dal punto di vista normativo, a un infortunio sul lavoro. Secondo le verifiche di capitaneria e carabinieri, quella notte la 51enne, socia del circolo, stava partecipando assieme ad alcuni amici a una cena a bordo della sua barca. A un certo punto si era allontanata per andare alla toilette e fumare una sigaretta.

L’intera sequenza della successiva caduta, era stata immortalata dalle telecamere di videosorveglianza. E in sintesi era accaduto questo: con la borsetta sulla stessa spalla sulla quale era stata poi recuperata in acqua a riprova di una perdita di coscienza repentina senza nemmeno muovere le braccia, prima aveva fumato una sigaretta appoggiata a un palo. Quindi si era avvicinata a un vaso per spegnere il mozzicone: è a quel punto che si era piegata in avanti finendo in mare. Il tirante in quell’area è di circa un metro e mezzo: cioè non particolarmente profondo. Ma alla 51enne era evidentemente accaduto qualcosa tale da impedirle di provare a nuotare o di chiedere aiuto. A ritrovarla, era stato tempo dopo il compagno il quale quella notte si trovava con lei alla stessa cena.

Tra le ipotesi formulate dagli inquirenti, figura anche quella legata a un impatto con un ostacolo fisso sommerso: una sorta di palo che culmina con una appendice metallica. Senza però escludere che la 51enne potesse avere perso i sensi già sul pontile: ovvero che si fosse piegata per un mancamento improvviso e non in conseguenza di una volontà reale di compiere quel preciso movimento. In ogni caso, l’area era stata scandagliata anche dai carabinieri del Ris di Parma.