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Il Galletti Abbiosi diventa un hotel: ora è ufficiale

La struttura ricettiva di via di Roma si è ’trasformata’ in un tre stelle superior. Nel 1996 il rilascio della concessione edilizia per farne un ostello e studentato

Il Galletti Abbiosi, la struttura ricettiva in via di Roma, è ufficialmente un hotel. Per la precisione, un tre stelle superior. La scritta ‘ostello’, al centro di polemiche e vicende giudiziarie, da anni è scomparsa dalle brochure promozionali, dalle piattaforme di prenotazione, anche dalla targa sul muro dello storico edificio, a fianco all’ingresso.

Si conclude così una vicenda iniziata nel 1996, con il rilascio della concessione edilizia alla proprietà dell’immobile, la Fondazione Galletti Morelli Baronio, che prevedeva il restauro del palazzo e la realizzazione di una struttura, in occasione del Giubileo, con stanze a tariffe basse per i pellegrini, oltre alla stipula di una convenzione con l’università per offrire servizio di studentato.

Per il restauro del Galletti Abbiosi la Diocesi aveva ricevuto all’epoca ingenti finanziamenti nell’ambito del Giubileo del 2000. Ma la struttura, questa l’accusa più volte indirizzata alla gestione del Galletti, "ha sempre lavorato come hotel, non come studentato, né come ostello". I prezzi di alcune camere non erano, infatti, certo da ostello. Anche se i controlli e una sanzione risalenti al 2020, si sono risolti a favore del titolare della struttura.

Ora il Galletti Abbiosi è un hotel a tutti gli effetti: lo conferma, interpellato, anche il Comune. A settembre è stato rilasciato il cambio di destinazione d’uso richiesto dalla proprietà e a novembre Ayr, la società guidata da Raffaele Calisesi che gestisce la struttura, ha presentato la Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) di apertura dell’albergo. Una trasformazione concessa dopo che sono stati effettuati tutti i controlli e le verifiche del caso.

In realtà, già dal 2009 il Rue (Regolamento urbanistico edilizio) consentiva la trasformazione del complesso in albergo, così come, nel frattempo, era decaduto l’atto unilaterale d’obbligo collegato alla concessione edilizia originariamente rilasciata e legato alla realizzazione di una struttura ricettiva a basso costo.

"Finalmente – sottolinea Raffaele Calisesi, amministratore unico della società che gestisce il complesso – si chiude questa vicenda, sulla quale sono state spese tante parole e tante energie che sarebbe stato meglio utilizzare per rendere questa città ancora più accogliente dal punto di vista turistico. La trasformazione è operativa dall’autunno, dopo che sono state fatte tutte le verifiche".

Calisesi spiega che la struttura, come studentato, non è mai riuscita a decollare proprio per le sue caratteristiche. A partire dalla mancanza delle cucine. "Quando gli studenti – ricorda – si rendevano conto che qui non c’era la possibilità di cucinare, nel giro di poco lasciavano la struttura. In questi anni di polemiche, molti hanno pensato che mantenere la struttura con la funzione di studentato comportasse dei vantaggi fiscali, ma non è mai stato così: questo è un discorso che vale per gli enti ecclesiali – conclude Calisesi – , ma non per una società privata come la nostra, che è una srl".

Annamaria Corrado