REDAZIONE RAVENNA

Il futuro di Marina: "Non c’è un progetto. Il faro dopo il recupero è abbandonato"

Il presidente della Pro Loco, Marino Moroni, fa il punto sulla località: "È tutto fermo, manca una visione sul lungo periodo".

Il presidente della Pro Loco, Marino Moroni, fa il punto sulla località: "È tutto fermo, manca una visione sul lungo periodo".

Il presidente della Pro Loco, Marino Moroni, fa il punto sulla località: "È tutto fermo, manca una visione sul lungo periodo".

"Marina di Ravenna? In questo momento è come se si trovasse in coma farmacologico". Marino Moroni, presidente della Pro Loco e profondo conoscitore della località, non fa sconti e auspica che il 2025 sia un anno di cambiamenti. "Ci saranno un nuovo sindaco e un nuovo presidente dell’autorità portuale – dice – e si è appena insediato un nuovo prefetto. Ci aspettiamo che qualcosa si muova nella località, che almeno alcune delle situazioni critiche ormai da anni si possano sbloccare".

La lista è lunga, a partire dalle condizioni di degrado, assicura, in cui si trovano le aree che si affacciano sul portocanale e sul lungocanale, dal mercato del pesce alla fabbrica vecchia, tutte aree che fanno capo all’Autorità portuale. "Perché – chiede – l’Amministrazione non ha preso in concessione la passeggiata lungo il canale e non l’ha riqualificata come ha fatto a Ravenna in Darsena? Manca il confronto con il territorio e una visione sul lungo periodo capace di creare progetti di riqualificazione reali". Lancia poi un grido d’allarme per le condizioni in cui versa la zona del faro. "L’edificio – osserva – è stato al centro di un recupero che ha richiesto anche un importante impegno economico. Poi però è stato abbandonato a se stesso, al degrado e all’incuria. È una zona bellissima, dove si potrebbero creare B&B, organizzare eventi, appuntamenti culturali. Sotto al faro sarebbe molto suggestivo. Ci piacerebbe entrare in un progetto di valorizzazione dell’area, insieme ad altri soggetti, invece non si muove niente".

Moroni vorrebbe vedere un impegno maggiore della politica anche su quelle situazioni di degrado che fanno capo a privati. "Capisco – sottolinea – che il pubblico non abbia molti strumenti per intervenire, però bisognerebbe farlo attraverso le relazioni. Mi riferisco ad esempio al Park Hotel che versa in condizioni vergognose da anni, è una situazione inaccettabile su cui bisognerebbe trovare una soluzione, confrontarsi con la proprietà". La ciliegina sulla torta, per il presidente della Pro Loco, arriva con la notizia del ritorno del senso unico in viale delle Nazioni la prossima estate. "A suo tempo, al termine del periodo di sperimentazione, – conclude – facemmo un sondaggio in paese per capire il livello di gradimento. Il risultato fu emblematico, non mi viene in mente un altro provvedimento che abbia ottenuto una percentuale così elevata di pareri negativi. E non è la mia opinione, ma quella di un intero paese".

a.cor.