
Lo scorso anno 6.161 accessi alla Neuropsichiatria Infantile. Si tratta di un dato in leggero aumento rispetto ai 6.085 del 2023.
Ansia e disturbi del comportamento sono i principali sintomi del disagio giovanile che negli ultimi anni ha registrato un incremento tra gli adolescenti. "L’aumento degli accessi alla Neuropsichiatria Infantile – spiega la direttrice Valeria Savoia – è un fenomeno in atto da ben prima dell’epoca Covid. Rispetto al passato, è cresciuto il numero di pazienti in età adolescenziale e sono cambiate le ragioni degli accessi. Mentre un tempo ci dedicavamo principalmente alla fascia dei bambini e alle disabilità fisiche o cognitive, oggi stiamo assistendo a un aumento di adolescenti che presentano diverse forme di disagio psichico. Nel 2024, abbiamo avuto 630 ragazzi con fenomeni di ansia e attacchi di panico e 88 pazienti con disturbi del comportamento alimentare, 19 in più rispetto al 2023".
L’anno scorso sono stati 6.161 gli accessi alla Neuropsichiatria Infantile di Ravenna, un dato in leggero aumento rispetto ai 6.085 del 2023. In generale, sono più i maschi a rivolgersi all’unità operativa, che rappresentano il 59% dell’utenza; da non trascurare i 1.457 minori di origine straniera, quasi il 24% del totale. È in fascia adolescenziale, a partire dai 14 anni, che si presenta la gran parte dei disturbi psichici, di cui è aumentata anche la complessità di intervento. "Nel 2024 – spiega Savoia – abbiamo avuto 1.509 accessi di ragazzi tra i 14 e 17 anni e 401 pazienti con 18 anni o più. All’ansia, in questa fascia, spesso si accompagnano situazioni familiari difficili, dipendenze. La maggior parte delle patologie psichiche più complesse si inscrive spesso in contesti familiari difficili. Quando c’è una situazione critica a casa, i figli possono diventare l’anello debole della catena ed esprimere la sofferenza dell’intero nucleo sviluppando un sintomo. A seconda dei casi, al nostro intervento si accompagna quello dei servizi sociali o delle dipendenze patologiche: il numero di pazienti in comune è in aumento". Significativa, inoltre, è la crescita delle diagnosi di Adhd, disturbo da deficit di attenzione e iperattività. "Nel 2024 – spiega Savoia – ha fatto registrare ben 300 accessi contro i 261 dell’anno precedente". Rilevante anche il numero di accessi per disturbi del comportamento in età scolare. Nel 2024, nella fascia 6-10 anni, il numero di accessi è stato di 2043, spesso per problematiche legate alla scuola, per difficoltà comportamentali o di apprendimento. Secondo la dottoressa Savoia, i disturbi del comportamento sono spesso legati a un cambiamento di abitudini rispetto al passato, che vedono i bambini "abituati a lavorare principalmente per immagini su smartphone e tablet", mentre le lezioni scolastiche sono perlopiù in forma orale. Di qui le difficoltà. Infine, è corposo il numero delle richieste di diagnosi per i disturbi specifici dell’apprendimento (Dsa): nell’anno appena concluso ben 512. "In buona parte sono richieste per la fascia di età 11-14 o addirittura per le scuole superiori, cioè in età avanzata rispetto al passato", conclude Savoia.
Lucia Bonatesta