Continua a far discutere il declassamento della dogana di Ravenna, passata dalla prima alla terza fascia. Il parlamentare Mauro Malaguti (Fratelli d’Italia), ha presentato un’interrogazione al Ministero delle Finanze.
"Questo comporta l’assegnazione per Ravenna – spiega Malaguti – di un livello non adeguato agli attuali volumi di traffico e movimentazione di merci. Con il declassamento di Ravenna, nel nord Adriatico, resterebbero di primo livello i diretti concorrenti che sono le Dogane di Trieste, Venezia e Ancona".
"Lo scalo del porto di Ravenna – continua il parlamentare – è in espansione, con il nuovo terminal crociere e terminal contenitori e ha un ruolo strategico per l’economia della città di Ravenna, della regione Emilia-Romagna e anche per l’apporto di entrate a livello nazionale; la decisione, scaturita probabilmente da una serie di problematiche, come la carenza di personale, mai affrontate negli ultimi anni, malgrado segnalate anche dall’Associazione degli spedizionieri, ha suscitato forti preoccupazioni, anche per le conseguenze a livello occupazionale, nelle associazioni di categoria, negli imprenditori e in tutte le professionalità che lavorano nel porto".
Intanto oggi pomeriggio, durante il consiglio comunale, sul caso sarà discusso il question time presentato dalla consigliera del Partito Democratico Cinzia Valbonesi dal titolo ’declassamento dell’Agenzia Dogane di Ravenna: gravi ripercussioni per il sistema portuale ed economico del territorio’.
Il caso, esploso venerdì scorso, ha visto già l’intervento del presidente della Regione, Michele de Pascale, che ha chiesto al Governo un passo indietro. Intanto ieri Uil, Uiltrasporti e Uil Pa di Ravenna hanno diffuso una nota nella quale "condividono la protesta unanime di istituzioni, operatori economici e parti sociali, contro l’incomprensibile e assurda decisione presa dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di declassare l’Ufficio delle Dogane di Ravenna". "Gli importanti investimenti – spiegano i sindacalisti – , sia pubblici che privati, effettuati nel porto di Ravenna in questi anni, finalizzati allo sviluppo delle attività sia in termini di merci che di passeggeri, devono essere accompagnati anche dal necessario supporto amministrativo che tale declassamento rischia di compromettere". Contro il declassamento ieri è intervenuto anche il Tavolo delle associazioni imprenditoriali della provincia, chiedendo al Mef di intervenire sulla decisione assunta. "Ravenna, con il suo porto e le sue infrastrutture – si legge in una nota –, è una risorsa fondamentale per l’Italia e per l’Europa". Senza contare "le difficoltà e gli effetti negativi che questo provvedimento può portare alla Zona Logistica Semplificata appena istituita".