Il Consorzio Agrario taglia il traguardo dei 125 anni

"Oggi come allora siamo al servizio degli agricoltori, con i valori di sempre ma rivolti al futuro"

Il Consorzio Agrario taglia il traguardo dei 125 anni

Il Consorzio Agrario taglia il traguardo dei 125 anni

Tradizione e innovazione sono due concetti che riassumono la storia del Consorzio Agrario di Ravenna fondato il lontano 24 giugno del 1899. I soci costituenti diedero al Consorzio questo scopo: "la compravendita per conto dei consorziati, di materie utili all’agricoltura". Nel giro di pochi anni queste parole vennero condensate in due righe, che ancora oggi rappresentano lo scopo societario del Consorzio Agrario: "Contribuire all’innovazione, all’incremento ed al miglioramento della produzione agricola, ed alla predisposizione e gestione di servizi utili all’agricoltura". "Dopo 125 anni di storia, sappiamo che dobbiamo continuare a essere vicini alle aziende – spiega il presidente Raimondo Ricci Bitti – e in un contesto sempre più dominato dalle incertezze climatiche, geopolitiche, economiche, il Consorzio Agrario deve continuare a migliorare la qualità dei propri servizi in favore delle aziende agricole ricercando strumenti e proposte in grado di ottimizzare i costi, differenziare le produzioni e creare valore aggiunto". "Se dovessimo coniare uno slogan per descrivere il rapporto che esiste oggi tra il Consorzio Agrario di Ravenna e l’agricoltura del territorio, potremmo dire – spiega il direttore Massimo Masetti - ‘In campo con voi’. La nostra attività si svolge infatti principalmente nei campi, al fianco degli agricoltori con servizi innovativi, efficaci ed efficienti che supportano le aziende agricole nel difficile compito di essere sempre allineate con le rinnovate esigenze del mercato. Siamo vicini a ogni singola impresa, a ogni singolo agricoltore anche con il nostro Centro di saggio che – in collaborazione con le Università e centri di ricerca nazionali - realizza ogni anno numerose prove esterne ed interne per testare nuove strategie prima di consigliarle agli agricoltori".

In questi anni il valore delle vendite del consorzio si è attestato intorno ai 150 milioni di euro e nel 2024 si prevede un lieve aumento. "La squadra del Consorzio – spiega Raimondo Ricci Bitti - conta oggi 117 persone e in questi anni l’età media è scesa (molti nuovi ingressi) appena sotto i 40 anni e più del 25% è rappresentato da addetti alla ricerca & sviluppo, attività che non facciamo solo nei laboratori, ma soprattutto nei campi a diretto contatto con gli agricoltori. Ed è grazie a questa attività che riusciamo, giorno dopo giorno, a supportare le aziende agricole nel difficile compito di essere allineate con le rinnovate esigenze del mercato, ma anche nel saper anticipare ed esplorare nuove aree di sviluppo di un mercato sempre più difficile da ascoltare e interpretare". "I nostri agronomi – spiega Masetti – seguono tecnicamente i clienti agricoltori per un totale del 60,29% degli ettari totali coltivati in provincia di Ravenna con ottime performance nelle orticole dove seguiamo il 79,18% della produzione, le colture da seme con il 79,9 %, i cereali con il 70,92%". Il Consorzio Agrario di Ravenna mantiene e consolida le sue importanti quote di mercato in provincia nei mezzi tecnici istituzionali e nelle macchine agricole. Mi piace sottolineare il lavoro dei nostri tecnici che realizzano, tra le altre cose, i campi grano nei quali sono testate diverse varietà, tecniche di concimazione, percorsi di coltivazione biologica, modalità di semina alternativa e strategie per la difesa integrata che andremo a proporre agli agricoltori. Sono queste esperienze che, opportunamente divulgate e messe a sistema diventano patrimonio comune per una agricoltura migliore, sostenibile e qualitativamente elevata. Oggi, come 125 anni fa, siamo al servizio degli agricoltori con i valori di sempre ma rivolti al futuro".

Giorgio Costa