Ravenna, 22 agosto 2024 – Il Cau (Centro di assistenza e urgenza) sempre più vicino ai bisogni sanitari dei ravennati per le urgenze di bassa gravità (i cosiddetti codici bianchi e verdi). Al 18 agosto scorso gli accessi al Cau di Ravenna e Cervia (attivi, rispettivamente, dal 22 gennaio scorso, e dal 18 dicembre 2023) indicano poco meno di 29mila accessi. Al Cau di Ravenna, al 18 agosto, gli accessi complessivi sono stati pari a 15.988 e nella settimana dal 12 al 18 agosto hanno raggiunto quota 656. L’ingresso del Cau si trova sul retro del Cmp di Ravenna (via Circonvallazione Fiume Montone Abbandonato 134), a pochi passi dal Pronto Soccorso ed è attivo sette giorni su sette per 12 ore, dalle 8 alle 20: al suo interno operano due medici di assistenza primaria in collaborazione con due infermieri esperti nella gestione di problemi sanitari urgenti oltre a un tecnico di radiologia.
ll Cau di Ravenna evidenzia una media di circa 75 accessi al giorno, con un incremento significativo nelle giornate festive e pre-festive. A Cervia (in totale 12.841 accessi) si arriva a punte di 120 accessi al giorno nel periodo di forte afflusso turistico. E l’avvio dei Cau sta avendo i desiderati effetti positivi sul Pronto Soccorso. "I volumi di attività registrati alla data attuale, indicano che nel 2024, in linea con i dati regionali e nazionali, gli accessi al Pronto soccorso di Ravenna sono aumentati complessivamente del 4% rispetto allo scorso anno – spiega Roberta Mazzoni, direttrice del distretto sociosanitario di Ravenna, Cervia e Russi – ma assistiamo ad una riduzione dei codici bianchi e verdi che sono scesi del 4,6%. Questo significa che stiamo progressivamente raggiungendo l’obiettivo di orientare i casi a bassa complessità dal Pronto Soccorso ai Cau e che i cittadini sono in grado di dirigere la propria scelta, consapevoli che i Cau sono la risposta giusta a bisogni, episodici, urgenti ma a bassa complessità. L’obiettivo della riorganizzazione proposta dalla Regione Emilia Romagna, prevede la distinzione dei percorsi di accesso, da un lato il ricorso al Pronto Soccorso e alla rete del Ses 118, per le patologie tempo dipendenti e ad alta complessità sanitaria, dall’altro i Cau, per i casi a minor complessità". Ancora oggi, molti cittadini vanno al Pronto soccorso in orario diurno per casi a bassa gravità e, spiega la dottoressa Mazzoni, "stiamo riflettendo sulla possibilità di una diversa organizzazione. Già ora proponiamo al cittadino che giunge al Pronto soccorso per situazioni cliniche a bassa complessità di recarsi al Cau; migliorando i tempi di risposta al proprio bisogno e, contemporaneamente riducendo il flusso dei pazienti in attesa in Pronto Soccorso".
"La Direzione Generale intende presentare una proposta, all’attenzione della Regione, che orienti maggiormente i cittadini, portatori dell’elenco di sintomi o problemi identificati per l’accesso ai Cau, verso queste strutture, consentendo progressivamente una maggiore appropriatezza di accesso verso il Pronto Soccorso. Si tratta di una ipotesi ancora allo studio e che rientrerà in una più complessa riorganizzazione che deve vedere anche il coinvolgimento della Medicina Generale". Sul fronte del gradimento, a Cervia si rileva un grado di soddisfazione pari a circa il 97% degli utenti mentre a Ravenna si dichiara soddisfatto o molto soddisfatto circa l’85% degli utenti. Il 98% degli utenti dei due Cau di Ravenna e Cervia arriva negli ambulatori spontaneamente, oltre l’80% rientra a domicilio senza bisogno di altre prestazioni, il 9% ha richiesto altri approfondimenti e solo il 6% viene inviato al Pronto soccorso. L’attesa media ai Cau di Ravenna è tra i 45 e i 60 minuti nei giorni feriali e sale fino a oltre 70 minuti nei giorni festivi e prefestivi.