Troppi gli ’scarabocchi’ sui muri di Bagnacavallo che nulla hanno a che fare con la vera street art. La voglia di riqualificare la città e invertire il processo che l’ha riempita di scritte senza significato ha convinto un gruppo di artisti, esperti di street art, a scendere in campo. Coordinati dal bagnacavallese Elia Bazzoli, ideatore dell’iniziativa condivisa col Comune, i writers hanno lavorato domenica per trasformare i pannelli che delimitano il cantiere aperto nell’ex convento di San Francesco in una vera e propria opera d’arte in cui, oltre alle espressioni puramente creative, trovano spazio riferimenti a personaggi noti, come Ivano Marescotti, o legati a fatti di cronaca, come nel caso della giornalista maltese Daphne Caruana Galizia, assassinata nel 2017. "La parete era piena di scritte fatte probabilmente da bambini e ragazzi – spiega Bazzoli, 23 anni –. Vederle non mi piaceva. Così ho deciso di parlare con l’amministrazione comunale e di proporre il progetto di riqualificazione".
L’idea, dopo l’incontro con l’assessore alle politiche giovanili, è andata in porto. Il cantiere nel quale sono collocate appartiene alle opere finanziate col Pnrr per la riqualificazione non solo dell’albergo dell’ex convento ma anche di Sala Oriani e dell’ultima ala della struttura. "Ho chiamato a raccolta gli amici conosciuti in altri eventi – continua Bazzoli –. Finora ho ricevuto un ottimo riscontro sia dal Comune che dai cittadini di Bagnacavallo, che apprezzano le opere realizzate". Il gruppo che si è creato per l’occasione è formato da writers della zona, ma anche da Bologna e Rimini. "Ho partecipato spesso a iniziative di riqualificazione urbana – spiega Bazzoli –. La street art viene vista in modi spesso completamente opposti, in bene o in male. Quella legale, quella bella, serve spesso a dare un nuovo aspetto ai luoghi, a migliorarli. Ho avuto modo di collaborare col Comune di Russi all’interno di un parco diventato un punto di aggregazione importante".
Questo primo passo verso un progetto di street art legata alla riqualificazione dei luoghi servirà, negli obietti di Bazzoli, ad aprire nuove opportunità. "Ho già in mente altri punti di Bagnacavallo in cui sarebbe bello creare delle opere, sempre con l’appoggio dell’amministrazione. Mi riferisco al parco Togliatti ad esempio, al sottopasso di via Canale destro Inferiore, al Palazzetto della scuola. E tanti altri. I miei sogni sono quelli. Ma vorrei anche che l’iniziativa potesse coinvolgere anche il paese. La street art è un modo per fare arte e aggregazione".
Monia Savioli