
I paesaggi giapponesi In mostra 120 opere
Una mostra sui paesaggi giapponesi, ‘Strade e storie’, da Hokusai a Hiroshige, sarà allestita al Museo civico delle Cappuccine di Bagnacavallo (via Vittorio Veneto, 1a) dal 23 settembre al 14 gennaio 2024. L’esposizione, realizzata in collaborazione con il Museo d’arte orientale di Venezia, comprende circa 120 opere, tra cui due importanti trittici e alcuni volumi originali che contengono le serie complete. Il filone espositivo promosso dal Museo Civico sui più importanti artisti internazionali che hanno saputo esprimersi attraverso l’incisione aggiunge una nuova tappa, spostandosi dall’Europa all’Oriente per raccontare la storia della tecnica della xilografia ukiyo-e, genere artistico fiorito in Giappone tra il XVII e il XIX secolo, e di alcuni dei più importanti maestri che vi si sono dedicati.
Si tratta, nello specifico, di Hokusai e Hiroshige, divenuti noti anche in Europa quando alcune loro opere furono di ispirazione per gli impressionisti e più in generale per gli artisti che da metà dell’Ottocento si dimostrarono più aperti al rinnovamento della pittura. A partire dagli anni Trenta dell’Ottocento, con la pubblicazione delle Trentasei vedute del Fuji di Hokusai e delle Cinquantatre stazioni della Tōkaidō di Hiroshige, la raffigurazione del paesaggio assunse una nuova importanza, divenendo soggetto principale degli ukiyo-e, le immagini del mondo fluttuante. Orari di apertura: martedì e mercoledì 15-18;giovedì 10-12 15-18; venerdì, sabato e domenica 10-12 15-19; 1 novembre, 8 dicembre e 6 gennaio: 10-12 e 15-19. Dal 28 settembre al 1 ottobre, in occasione della Festa di San Michele, orario ampliato dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 23. Domenica 1 ottobre orario continuato 10-23. Chiuso il lunedì, 25 dicembre e 1 gennaio Opening: sabato 23 settembre alle ore 17. Ingresso gratuito. La mostraè accompagnata da un catalogo che include le fotografie di tutte le opere esposte e i testi di Davide Caroli, direttore del Museo Civico delle Cappuccine di Bagnacavallo, di Marta Boscolo Marchi, direttrice del Museo d’Arte Orientale di Venezia e di Marco Fagioli, uno dei massimi studiosi degli autori di stampe giapponesi.