I Musei Nazionali di Ravenna. Il nuovo direttore Sardo: "Aperture anche serali"

L’architetto siciliano dal 20 maggio è alla guida anche di Sant’Apollinare in Classe, del Battistero degli Ariani, del Mausoleo di Teodorico e del Palazzo di Teodorico. "Coinvolgerò i privati e l’imprenditoria".

I Musei Nazionali di Ravenna. Il nuovo direttore Sardo: "Aperture anche serali"

I Musei Nazionali di Ravenna. Il nuovo direttore Sardo: "Aperture anche serali"

L’architetto siciliano Andrea Sardo dal 20 maggio è il direttore dei Musei nazionali di Ravenna, il nuovo istituto autonomo con competenza diretta sui cinque siti statali: il Museo Nazionale, i tre siti Unesco di Sant’Apollinare in Classe, del Battistero degli Ariani, del Mausoleo di Teodorico e il Palazzo di Teodorico.

Direttore Sardo, cosa significa per Ravenna l’istituzione di questa nuova direzione?

"È riconoscimento importante. Ora Ravenna ospita due uffici dirigenziali, la soprintendenza e questo, ed è raro. È un riconoscimento del valore storico culturale, attrattivo della città".

La direzione è un istituto autonomo, cosa significa?

"L’istituto autonomo può contare sui versamenti del ministero della Cultura come è sempre stato, ma può incamerare e gestire direttamente gli introiti della bigliettazione e delle concessioni. Cioè, quello che guadagna sul territorio. Finora gli introiti venivano versati nelle casse della tesoreria dello Stato che li restituiva agli istituti. Ora le risorse restano a Ravenna con una gestione diretta, più elastica".

Come verranno utilizzate queste risorse?

"Per la valorizzazione, il restauro, la tutela del patrimonio".

Che progetti ha sui siti d’arte?

"Dal primo luglio verranno rimodulati gli orari di apertura in via sperimentale. Potendo contare sul Piano straordinario di valorizzazione del Ministero, che ci permette alcune aperture straordinarie, Il Museo nazionale sarà aperto anche la sera, fino alle 23.30 due volte al mese. Ci saranno visite ed eventi".

E negli altri siti?

"Sacrificando gli orari del Museo, che avrà però le aperture serali, riusciremo ad aprire il Mausoleo di Teodorico anche tutti i pomeriggi, non solo quattro, oltre alle mattine, e aggiungeremo il venerdì pomeriggio al Battistero degli Ariani".

Gli orari dei siti sono una conseguenza dell’esiguità del personale.

"Speriamo,a fine estate, di riuscire ad avere, con l’aiuto della Direzione generale musei di Roma, sei persone in più: tre negli uffici e tre per la vigilanza"

L’organico attuale da quante persone è composto?

"Al momento da 31 destinate alla vigilanza e 4 negli uffici".

Di quanto personale ci sarebbe bisogno?

"In ufficio di almeno 25 persone e per l’accoglienza e la vigilanza di una cinquantina".

Si potrebbe valorizzare al meglio anche il Museo nazionale.

"Per la ricchezza e il valore del suo patrimonio potrebbe essere un perfetto punto di partenza per scoprire Ravenna. Un luogo rivolto anche alla città, non solo ai turisti. Bisogna invertire il paradigma coinvolgendo le comunità. Bisogna approfondire il senso di appartenenza della comunità rispetto al proprio patrimonio culturale e coinvolgere anche i privati, l’imprenditoria". Lei ha già lavorato a Ravenna, una città che conosce bene.

"Dal 2004 sono stato delegato alla partecipazione dei comitati di pilotaggio dei siti UNESCO dell’Emilia Romagna, ero coinvolto nelle politiche di valorizzazione. Sono stato anche funzionario per Ravenna e provincia dal 2004 al 2009 per la Direzione regionale dei beni culturali, un ufficio che non esiste più".

Come è cambiata la città dal punto di vista turistico?

"È molto più popolata di un turismo vario. Bisognerebbe lavorare insieme, Comune, noi, Diocesi, per adeguare sempre più l’offerta alle diverse tipologie di visitatori, capire le esigenze di questi nuovi pubblici e presentarci al meglio. Mi riferisco a orari, servizi, orientamento, contenuti, tutto".

Annamaria Corrado