
Bagnacavallo, il sindaco dopo le polemiche: "Traversara? Nessuna risposta". L’onorevole Tassinari (FdI): "Nessuna richiesta alla struttura"
Ci ha ragionato un paio di giorni, ha raccolto le carte e i documenti, poi il sindaco di Bagnacavallo, Matteo Giacomoni, ha deciso di rispondere alle affermazioni del ministro Nello Musumeci e della deputata di Forza Italia Rosaria Tassinari, che accusano il Comune di Bagnacavallo e la Regione Emilia-Romagna di non aver chiesto 7 milioni e 184mila euro di fondi già stanziati dal Governo per il post alluvione "ma mai richiesti". "Sono amareggiato – commenta il sindaco Giacomoni – dalla risposta data da un ministro della Repubblica, una risposta parziale, inesatta e fuorviante che finisce per distorcere la realtà, nascondendo la totale assenza del suo ministero e del Governo sull’alluvione che ha duramente colpito il nostro Comune il 19 settembre 2024 e che è stata alla ribalta della cronaca nazionale per molto tempo". L’interrogazione che l’onorevole Tassinari aveva portato in Parlamento riguardava la situazione di Traversara, mentre la risposta del ministro portava anche numeri dell’alluvione del 2023: gli oltre 7 milioni di euro, secondo Musumeci non usati, erano afferenti alla ricostruzione post maggio 2023. Il sindaco mostra così le carte riguardanti entrambi gli eventi, ricordando come per Traversara abbia inviato al Governo ben sei comunicazioni ufficiali. "Non abbiamo ricevuto risposta – sottolinea Giacomoni –. Analizzando nel dettaglio la situazione fondi per l’alluvione 2023, emerge che il Comune di Bagnacavallo ha richiesto circa 16 milioni e 682mila euro: di questi, a oggi, ne sono stati concessi 9 milioni e 187mila, mentre i restanti 7 milioni e 494 mila euro non sono mai stati finanziati. Con i fondi stanziati, il Comune ha già concluso lavori per 1 milione e 220mila euro, altri 2 milioni di euro sono attualmente in fase di realizzazione, mentre i restanti 5 milioni e 700mila euro sono in capo alla struttura commissariale per opere in fase di progettazione, la cui gestione e la cui realizzazione non sono quindi in capo al Comune di Bagnacavallo". Sul tema ieri è intervenuto anche il Pd di Bagnacavallo, che chiede ai consiglieri comunali di Fratelli d’Italia e della lista Principale sindaco di attivarsi col Governo affinché "nomini immediatamente il commissario alla ricostruzione 2024, metta i soldi necessari alla ripartenza delle comunità colpite, sospenda tasse e bollette e avvii un dialogo con Comune e Regione".
L’onorevole Tassinari ribadisce, in una nota stampa diffusa nella giornata di ieri, che "a oggi, la struttura commissariale non ha ricevuto richieste di erogazione del finanziamento da parte del Comune di Bagnacavallo. Mi spiace che ci sia qualcuno che si è risentito delle notizie che sono emerse in questi giorni. L’obiettivo di tutti deve essere quello di supportare cittadini, famiglie e imprese, verificando lo stato delle pratiche in essere e garantendo l’effettiva erogazione dei fondi disponibili". Nel frattempo un altro esponente di Forza Italia, il presidente del gruppo in assemblea legislativa Pietro Vignali, ha presentato un’interrogazione per chiedere alla giunta regionale "i motivi dei ritardi nell’utilizzo dei fondi già stanziati dal Governo per la ricostruzione del dopo alluvioni in Emilia-Romagna". Nell’elenco, portato da Vignali, delle mancanze dell’ente guidato da Michele de Pascale, si annovera: "Manca da parte della Regione la comunicazione in merito alla conferma o all’aggiornamento dell’ordinanza diretta a erogare 20 milioni per ulteriori e superiori esigenze urgenti valutate lo scorso autunno. Si tratta di interventi di mitigazione da attuare con urgenza su varie situazioni di rischio idraulico, tra le quali anche la riparazione dell’argine del fiume Lamone a Traversara di Bagnacavallo".
Matteo Bondi