Si va definendo in maniera più completa il quadro delle candidature in vista delle prossime elezioni regionali. I faentini in lizza saranno diversi, e almeno quattro di questi sono volti noti, profili che lanciano la loro candidatura direttamente da una delle poltrone della sala De Giovanni, dove siedono giunta e consiglio comunale. Partendo dallo scranno più alto, quello cioè del presidente del consiglio comunale Niccolò Bosi, la sua candidatura potrebbe essere ufficializzata già nella giornata di oggi, dopo la riunione della segreteria provinciale in agenda in mattinata: una discesa in campo di cui si vocifera da anni – Bosi è stato campione di preferenze sia alle comunali 2015 che a quelle 2020 – e che lo vedrà probabilmente darsi battaglia all’interno di un listino in cui già figurano due nomi di primissimo piano, quali il suo omologo ravennate Massimo Cameliani e la ex-sindaca di Bagnacavallo Eleonora Proni. In caso di un particolare exploit da parte del Pd, non è escluso che tutti e tre possano essere eletti, circostanza già verificatasi nel 2014 quando tre ravennati approdarono a Bologna. Siede a poca distanza dal presidente Bosi il suo omonimo Massimo Bosi, assessore alla Sicurezza e alla Protezione civile: il Movimento 5 Stelle ha bruciato le tappe annunciando i candidati con largo anticipo, e affidandosi a volti noti sul territorio – il candidato ravennate è l’assessore Igor Gallonetto. Spostandosi sul fronte delle opposizioni, è data ormai per certa – benché manchi ancora l’ultimo sigillo – anche la candidatura del consigliere di Fratelli d’Italia Stefano Bertozzi. "Ho dato la mia disponibilità", conferma il 51enne, unico autentico veterano della politica faentina, dal momento che si iscrisse ad Alleanza Nazionale già a 24 anni, in previsione delle comunali di Riolo Terme del ‘98. Questioni lavorative lo portarono poi a prendere una pausa dalla politica, fino a che questa non ebbe di nuovo il sopravvento nel 2020, quando per primo portò Fratelli d’Italia in consiglio comunale. "L’obiettivo è aiutare il partito a fare il miglior risultato possibile, penso ci sia la possibilità di diventare la prima forza politica in molti comuni e in alcune province".
Bertozzi non nega di puntare all’elezione: la situazione all’interno del partito di Giorgia Meloni è piuttosto insolita, considerando che fino a poche settimane fa si pensava che l’ordine di scuderia fosse di far convergere tutte le preferenze sul segretario ravennate Alberto Ferrero. "Diciamo che punto a un buon risultato personale per aiutare così Fratelli d’Italia a crescere ancora". Dai banchi dell’opposizione proviene un altro candidato la cui discesa in campo è invece ormai ufficializzata: "Ho deciso di accettare la proposta di Elena Ugolini di far parte della sua lista civica – conferma il consigliere comunale di Progetto Civico Faentino Massimo Zoli –. E’ un onore e una sfida: mi sono ritagliato alcuni giorni per riflettere, complici i molti impegni lavorativi, ma aver conosciuto Elena Ugolini mi ha convinto che questa sia la scelta giusta". Teoricamente Zoli può fare affidamento su un bottino di preferenze cospicuo: alle comunali 2020 le due liste che poi diedero vita a Progetto Civico ottennero ottimi riscontri in quel senso – le regionali tuttavia sono una tornata elettorale più imprevedibile. La lista unitaria cui hanno dato vita Lega e Popolo della Famiglia avrà quasi certamente fra i suoi candidati il consigliere comunale riolese Mirko De Carli; molto probabilmente sarà della partita anche la consigliera comunale Roberta Conti, ma l’ufficialità deve ancora arrivare.
Filippo Donati