Ravenna, 10 agosto 2023 – “Siamo stati molestati da esibizionisti". La denuncia di una coppia di bolognesi, in riviera per una giornata la settimana scorsa, ha riportato a galla un vecchio tema: quello dei guardoni. Il fenomeno è purtroppo ben noto da anni soprattutto nella zona di Lido di Dante, dove da tempo si cerca di debellarlo. Ma nei sentieri in terra battuta che si inoltrano dentro la pineta, tra alberi e cespugli, è facile nascondersi.
I due coniugi bolognesi nei giorni scorsi hanno raccontato di un episodio avvenuto a Lido Adriano: cercando la spiaggia libera sono finiti in un sentiero con l’auto, dove sono stati avvicinati da due uomini. Uno di questi si è tolto i pantaloni e si è masturbato davanti ai loro occhi, mentre altri due guardavano la scena. "Non metterò più piede a Lido Adriano – ha detto la donna –. Ho subito una violenza vera e propria".
Il tema , come si diceva, è ben noto. E gli agenti della polizia locale tutti gli anni effettuano
servizi ad hoc per ’stanare’ i guardoni e sanzionarli. Dall’inizio dell’anno gli episodi di atti contrati alla pubblica decenza accertati sono stati 26. La contravvenzione, ora depenalizzata, costa caro a chi se la vede recapitare: da 5.000 a 10mila euro. Entro 60 giorni, però, è possibile estinguere il procedimento pagando ’solo’ 3.333 euro, ovvero un terzo del massimo.“Tutti gli anni c’è attenzione su questo fenomeno, concentrato in realtà perlopiù in determinate zone – dice il vicesindaco con delega alla Polizia locale, Eugenio Fusignani –. La più tipica è a ridosso della spiaggia naturista a Lido di Dante, dove negli anni sono state fatte tante azioni anche dall’associazione nazionale carabinieri. Lido Adriano non è una ’zona calda’: c’è solo un punto ’a rischio’, tra la località e Lido di Dante".
Proprio a Lido di Dante, nella spiaggia più colpita, quest’anno "non abbiamo avuto particolari criticità né segnalazioni, rispetto al passato – prosegue Fusignani – ma tra i servizi del periodo di Ferragosto guarderemo anche a questo aspetto. Va detto che i primi a segnalare sono proprio i naturisti, che vengono disturbati da queste presenze. Questa per noi da questo punto di vista è stata un’estate finora tranquilla, ma qualcosa può sempre succedere, come è accaduto ai due turisti bolognesi. Sono dispiaciuto perché i due turisti hanno avuto una brutta esperienza, ma questa non è una consuetudine del litorale romagnolo e nemmeno di quello ravennate. Spero che torneranno sulle nostre spiagge".