I lavori sono di nuovo fermi, in attesa dei materiali. E i residenti sempre più arrabbiati. Dopo il riavvio del cantiere a metà settembre, il ponte di Grattacoppa è nuovamente in attesa. Il cantiere, che doveva durare un anno e terminare in primavera, è stato prolungato e si è poi bloccato durante l’estate. Attualmente si stima che verrà completato nei primi mesi del 2023. I residenti di Torri, Savarna e Conventello, costretti a lunghi giri per percorrere quelli che in linea d’aria sono pochi chilometri, a fine settembre hanno organizzato una protesta che ha contato più di 300 persone. E ora denunciano l’immobilismo nel cantiere: "Al ponte non sta lavorando nessuno – dice Emily Tassinari, che ha organizzato la manifestazione –. Dopo la protesta sono venuti due operai che hanno giusto pulito l’area. E dall’amministrazione comunale nessuno è venuto a parlare con noi". Martedì 11 ottobre è stato annunciato un ordine del giorno della Pigna in Consiglio comunale sui ristori per i cittadini della zona. E i residenti annunciano che per l’occasione saranno presenti nell’aula, anche se non potranno prendere la parola. "Dal momento che decidono della nostra sorte vogliamo che ci guardino in faccia – prosegue Tassinari –. L’ordine del giorno? È stato voluto dall’opposizione, ma a noi non interessa il partito. Non è una questione politica, accettiamo l’aiuto di chiunque".
Già circa un mese fa il sindaco, in un post di scuse pubblicato su Facebook e diretto ai cittadini, aveva scritto che la consegna di alcuni materiali necessari per ultimare i lavori era in programma per questo mese: "Sappiamo che la ditta li sta aspettando, dovrebbero arrivare nella seconda metà di ottobre – spiega l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte –. Mancano le terre armate. Le hanno ordinate, ma probabilmente in ritardo. Il loro arrivo consentirà di completare il cantiere". L’impressione è che i rapporti tra il Comune e l’azienda che ha in appalto il cantiere non siano stati idilliaci in questi mesi: "C’è un’interlocuzione continua per dirimere tutte le questioni di contenzioso – aggiunge Del Conte –. Dobbiamo attenerci alle norme che definiscono come risolvere le problematiche. La situazione in cui oggi il settore Lavori pubblici si trova è difficile, perché risente di tutta una serie di questioni: aumenti di costi, energia e materiali. Ce la stiamo mettendo tutta, il ponte di Grattacoppa è una priorità". Il rapporto coi cittadini, però, nel frattempo è diventato difficile: "Ho sempre dato piena disponibilità a dare aggiornamenti a Comitato cittadino e Consiglio territoriale – aggiunge Del Conte –. È chiaro, però, che c’è una forte strumentalizzazione. Sento parlare di ’promesse mancate’ quando il Comune ha speso 2 milioni e 880mila euro per quest’opera: siamo i primi a volerla vedere finita".
Sara Servadei