Erano tante le persone che mercoledì sera hanno festeggiato Carlotta Ragazzini, la pongista di Reda che ha vinto la medaglia di bronzo alle ultime Paralimpiadi di Parigi 2024. "Grazie a tutti, mi fa molto piacere essere qua, non è scontato. Grazie veramente". Così Carlotta Ragazzini ha parlato ai presenti alla serata organizzata dalla Società Ciclistica Reda, estremamente grata per il calore e l’affetto ricevuti. "Mi hanno seguito veramente tantissime persone – afferma – molte di più di quelle che avrei immaginato; ho sentito il senso di comunità e vicinanza da parte di Reda, dove sono cresciuta, ma anche di Faenza e dintorni: alla fine i paesi piccoli hanno sempre un qualcosa in più, sono piccoli ma si fanno valere". E così da una piccola realtà come Reda, Carlotta Ragazzini ha raggiunto Parigi, la sua città del cuore, per coronare un sogno. "Parigi è la mia città del cuore da sempre, da quando avevo dieci anni – dice la giovane pongista –, già essermi qualifica per le Paralimpiadi a Parigi era un sogno diventato realtà; poi vincere la medaglia ha reso tutto ancora più bello". "Le Paralimpiadi – continua – dicono tutti essere una cosa diversa, ma finché non provi l’esperienza non puoi capire cosa voglia dire".
Emozionata, ancora incredula ed estremamente grata a tutti, Carlotta Ragazzini è stata la protagonista di quella che è stata anche una grande occasione per il riunirsi della Società Ciclistica Reda, che ha reso onore alla giovanissima atleta, dalla tanta dedizione e dallo straordinario impegno. "Di vittorie ne abbiamo viste tante – dice il fondatore e team manager della Società Ciclistica Reda, Roberto Drei – ma questa per noi è una delle più belle; mi avete tutti impressionato per la vostra felicità, avete onorato la medaglia, me e la societá; mi è sembrato giusto organizzare una serata come questa da parte di una società di volontariato come la nostra". E infatti, dal 1982 la Società Ciclistica Reda, nata da un gruppo di amici, ha vinto moltissimi premi per l’Italia con tanti atleti. "Siamo una società che fa fondamentalmente attività agonistica – dice il presidente Daniele Tassinari –, abbiamo voluto premiare Carlotta perché arrivare alle Paralimpiadi è molto complicato; poi con gli impegni che ha è spesso via in Friuli dove si allena; conoscere la sua storia è una cosa molto bella".
Caterina Penazzi