È morto sotto gli occhi dell’amico con cui stava facendo un’escursione sulle montagne del Bellunese, precipitando in un dirupo. Giorgio Allegri, 26enne ravennate, era uno sportivo ed ex giocatore della pallanuoto Ravenna. A contattare la centrale del 118, è stato proprio l’amico, in forte stato di shock. Venerdì i due stavano risalendo il sentiero Tivan, durante il giro dell’anello del Monte Civetta, ed entro pochi minuti avrebbero raggiunto il rifugio Coldai e qui trascorso la notte. L’elicottero di Pieve di Cadore è stato subito dirottato sul punto indicato dall’amico. L’equipaggio ha individuato l’escursionista e lo ha trovato subito in condizioni gravissime, dopo una caduta di 150 metri tra salti di roccia. È morto all’arrivo in ospedale. L’amico con cui Giorgio Allegri stava camminando sulle Dolomiti è un ex compagno di squadra di pallanuoto e nipote di Cesare Bagnari, presidente di Ravenna Pallanuoto: "Mio nipote Filippo e Giorgio erano ospiti nella mia casa di Alleghe. Filippo mi ha raccontato che erano praticamente arrivati. Non si trattava di un sentiero difficile, avevano fatto escursioni ben più impegnative. Per aggrapparsi lungo la parete c’era una corda metallica: pensando di averla afferrata correttamente, Giorgio si è sbilanciato all’indietro ed è precipitato. Era il capitano della nostra squadra fino a due anni fa, in serie C, incarnava tutti i valori che un giovane atleta può rappresentare, come serietà e attaccamento alla maglia".
Dopo la laurea in ingegneria biomedica al politecnico di Milano, aveva trovato lavoro ad Anversa. Giovanissimo, era stato bagnino e nel 2016 aveva salvato una bambina dall’annegamento davanti a uno stabilimento di Punta Marina.