La porta di legno che dà accesso dell’appartamento era aperta, i segni di effrazione ben visibili, e all’interno dell’abitazione il mobilio a soqquadro, i cassetti aperti e i risparmi e i gioielli spariti. Il fenomeno dei furti con scasso in abitazione non risparmia Faenza. L’ultimo episodio noto si è verificato in pieno giorno, venerdì mattina, all’interno di un’unità immobiliare in centro storico. Ad essere ‘visitato’ dai ladri è stato un appartamento al settimo piano di condominio in corso Mazzini dove vive Mohamed Imran Ul Haq, cittadino pakistano trasferitosi in città dal 2017 e che lavora regolarmente in un’attività di ristorazione di proprietà di alcuni familiari. Un elemento chiave della vicenda questo perchè l’uomo, come ha dichiarato, è uscito di casa intorno alle 11 per recarsi al lavoro, e non immaginava che al proprio ritorno, intorno alle 15, lo avrebbe atteso l’amara sorpresa: "Ho trovato la porta di casa aperta, e dentro l’appartamento era tutto in disordine". L’uomo nei cassetti di un mobile custodiva un paio di migliaia di euro in contanti "i risparmi che avevo messo da parte", e i gioielli in oro giallo della moglie "un corredo di bracciali e una collana di quelle che producono in Pakistan - molto rifiniti e particolari - del valore di circa tremila euro". Per l’uomo si è trattato di un duro colpo: "è la prima volta che subisco un furto - ammette -. Mia moglie adesso è fuori città e quando tornerà dovrò spiegarle che cosa è successo". Resosi conto dell’accaduto l’uomo si è rivolto immediatamente al commissariato di Polizia, dove intende sporgere denuncia quanto prima.
"La polizia è venuta subito in casa e ha eseguito il sopralluogo scattando delle foto e verbalizzando tutto – spiega il cugino dell’uomo che anch’egli lavora nell’attività di famiglia –. Speriamo che almeno i gioielli possano essere recuperati". I segni di effrazione sulla porta sembrano indicare che il ladro o i ladri abbiano utilizzato un oggetto appuntito, come un piede di porco. Purtroppo però nel condominio non ci sono telecamere di videosorveglianza. Nessuno dei vicini di casa oltretutto avrebbe sentito nulla. Non è chiaro quindi se i ladri sapessero che proprio in quel modesto appartamento, avrebbero trovato qualcosa. "Di sicuro sapevano l’orario in cui la casa era vuota - spiega il malcapitato -, ma io non mi sono accorto di essere stato seguito o di qualcuno che potrebbe aver fatto caso ai miei spostamenti". Peraltro l’uomo ammette una certa autonomia negli orari in cui si reca a lavorare e perciò sarebbe stato difficile pianificare nei dettagli un colpo del genere. In generale comunque nel periodo estivo, quindi di vacanze e di spostamenti, si registra sempre un aumento di furti negli appartamenti, e in settimana quello di corso Mazzini ai danni non è stato l’unico furto, o tentato furto, che si è verificato in città.