Il Tribunale del Riesame di Bologna ha concesso gli arresti domiciliari al trentiquattrenne di Ravenna, arrestato e incarcerato all’inizio di luglio per furto aggravato, ricettazione, esercizio abusivo della professione medica e detenzione di stupefacenti. L’uomo, impiegato in un deposito farmaceutico della Ravenna Farmacie Srl, era stato colto in flagranza dai carabinieri dopo un’indagine che ha rivelato comportamenti anomali, subito denunciati dai colleghi. Da inizio anno l’indagato avrebbe sottratto prodotti dal magazzino farmaceutico e denaro, azioni documentate attraverso pedinamenti, osservazioni e intercettazioni. La sua difesa, rappresentata dall’avvocato Filippo Bianchini, ha ottenuto la modifica della misura cautelare da carcere a domiciliari, considerata più adeguata rispetto alla gravità delle accuse e alla situazione personale del trentiquattrenne.
I giudici Mazzino Barbensi, Gianluca Patragnani Gelosi e Silvia Monari hanno accolto la richiesta della difesa (motivazioni in 45 giorni), che riteneva sproporzionata la detenzione carceraria, tenendo conto dell’incensuratezza dell’indagato, della sua giovane età e del contesto familiare. In precedenza, il Gip di Ravenna, Andrea Galanti, aveva invece valutato il rischio di reiterazione del reato, descrivendo l’uomo come socialmente pericoloso e seriale nel suo modus operandi, e quindi non idoneo agli arresti domiciliari, poiché la casa era stata utilizzata come base di stoccaggio della refurtiva. La difesa ha controbattuto sostenendo che l’utilizzo dell’abitazione per nascondere beni rubati non preclude la sua idoneità come luogo di detenzione domiciliare, specialmente dopo il sequestro della refurtiva. Inoltre, la custodia domiciliare impedirebbe all’indagato qualsiasi nuova azione delittuosa. Il 34enne, descritto in una situazione di fragilità, ha già operato un risarcimento parziale di 2.500 euro a Ravenna Farmacie Srl, con l’obiettivo di raggiungere un accordo transattivo con il datore di lavoro in merito agli inevitabili provvedimenti disciplinari.
Lorenzo Priviato