Ravenna, 12 novembre 2024 – La città lo ha salutato con affetto e discrezione, un omaggio a un uomo che non aveva mai amato le luci della ribalta. Si sono svolti questa mattina nella basilica di San Francesco i funerali di Arturo Ferruzzi, figlio di Serafino, fondatore dell’impero agroalimentare Ferruzzi. La chiesa (la stessa che salutò 31 anni fa anche Raul Gardini) si è riempita in fretta di parenti, amici di una vita, ravennati e molti anche provenienti da fuori. In prima fila la famiglia, i figli Desideria, Diletta, Massimiliano, la moglie Cristina Busi e il figlio Luca. Al centro della navata, circondato dai fiori, il feretro. Dall’altro lato, sempre in prima fila, le sorelle, Franca e Alessandra. Accanto a quest’ultima il marito, Carlo Sama. Più indietro anche le figlie di Raul Gardini, Eleonora e Maria Speranza.
“Qualche giorno fa - ha detto don Paolo Pasini, amico di famiglia e tra i sacerdoti che hanno celebrato la messa - eravamo con Arturo e altri amici, molti dei quali forse sono presenti questa mattina, a uno splendido compleanno e ora siamo qui, dopo pochi giorni, per accompagnare Arturo in questo passaggio così faticoso e doloroso per tutti. Era una persona mite, dal sorriso gentile e con un’eleganza rara”.
In chiesa tanti ravennati che avevano vissuto l’epoca d’oro del Gruppo Ferruzzi, ma anche tanti giovani, amici di figli e nipoti. Ed è stata una delle giovanissime nipoti, la figlia di Massimiliano, a prendere la parola prima della benedizione finale. “Nonno sei un dono difficile da lasciar andare, ma dentro di me so che rimarrai sempre e veglierai su di noi come un angelo. Ti ricorderemo sempre per il tuo sorriso e per il tuo animo gentile e per lo sguardo con cui parlavi senza bisogno di parole”’. Ai funerali erano presenti anche Antonio Patuelli, presidente dell’Abi, la stilista Alberta Ferretti, Matteo Marzotto. Con la morte di Arturo Ferruzzi si chiude un altro atto della storia di questa dinastia protagonista del Novecento italiano.