LUCA BERTACCINI
Cronaca

Fornace allagata: "Acqua nelle abitazioni. Nessuno si è occupato di pulire le fogne"

Ghetti (comitato cittadini): "È passato oltre un anno dall’alluvione e le cose non sono cambiate. E se fosse piovuto così per quattro ore?". Nel quartiere nascerà tra circa un mese la Protezione civile locale.

Ghetti (comitato cittadini): "È passato oltre un anno dall’alluvione e le cose non sono cambiate. E se fosse piovuto così per quattro ore?". Nel quartiere nascerà tra circa un mese la Protezione civile locale.

Ghetti (comitato cittadini): "È passato oltre un anno dall’alluvione e le cose non sono cambiate. E se fosse piovuto così per quattro ore?". Nel quartiere nascerà tra circa un mese la Protezione civile locale.

Ravenna, 7 settembre 2024 – "È passato un anno dall’alluvione e le cose non sono cambiate". Il termine utilizzato è più colorito, ma il concetto che passa è chiaro. Yuri Ghetti è il presidente del comitato di cittadini di Fornace Zarattini e dell’associazione Poseidon. "Dalle 17 alle 23 di giovedì abbiamo lavorato senza sosta. Nel momento peggiore, eravamo in quattro".

Il problema, per l’ennesima volta, è l’acqua caduta e l’incapacità del sistema fognario di assorbirla.

"La pioggia è caduta con grande intensità per circa un’ora, ma se fosse andata avanti per altre tre-quattro, a che punto saremmo?".

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E il ricordo corre all’alluvione di maggio 2023, quando Fornace Zarattini, specie la zona industriale, finì sottacqua, con danni per milioni di euro. L’altro giorno "noi abbiamo fatto la nostra parte, utilizzando i macchinari dei quali Poseidon dispone, a cominciare da una motopompa da 100 metri cubi l’ora e i gruppi elettrogeni".

Decine gli interventi effettuati in garage e cantine per liberarli dall’acqua, "che è entrata anche in almeno cinque casi - parlo per i casi nei quali sono intervenuto anch’io -, dove il livello era di circa 5 centimetri". Non ci sono notizie di danni di rilievo in aziende.

"La rete fognaria non ha funzionato – prosegue Ghetti –: tra le strade dove l’acqua ha fatto più danni ci sono via Orioli, Giannello e Zarattini. In quest’ultima abbiamo avuto metà strada allagata. Perché le cose sono andate così? Posso solo fare delle ipotesi: di certo le fogne sono state pulite dopo l’alluvione, ma probabilmente andava fatta una pulizia migliore e più approfondita, come per esempio è stato fatto a Faenza".

I commenti su Facebook sono tra l’arrabbiato e lo sconsolato. "Mi sembra di vivere in un loop infinito, meno male che non abbiamo subìto danni, ma abbiamo dovuto tenere chiuso qualche oretta per togliere l’acqua", scrive una donna. "Nessuno si è occupato accuratamente di ispezionare in modo scrupoloso le vari condutture di Fornace. In questa città siamo solo bravi a fare giri nelle feste dell’Unità e tagliare nastri – aggiunge un cittadino –. Dove sei se non ti sei preoccupato per di Fornace (il riferimento è il sindaco de Pascale, ndr). Dai addosso allo Stato ma le pulizie e il ripristino fognario è competenza tua. Meritate una bella denuncia. Ci siamo allagati nuovamente". C’è anche chi replica così a questo commento: "Ho segnalato al Comune i tombini occlusi nella via dove abito non più di un mese fa, e il giorno dopo sono venuti a pulirli! Bisogna darsi da fare, non dare sempre la colpa ad altri".

E arriviamo a Poseidon, embrione dell’associazione di Protezione civile che "nascerà da qui a un mese e mezzo". La sede c’è già, in via Faentina 193. "L’appello che facciamo è di darci una mano per acquistare altri macchinari. La motopompa che possediamo e utilizziamo costa 600 euro"; gli interessati possono scrivere all’indirizzo poseidonprotezionecivile@gmail.com Esiste già un gruppo base di volontari, costituito da 35 persone. "Il 21 e 22 settembre una ventina di noi parteciperà al corso di base. Abbiamo l’obiettivo di specializzarsi nel settore degli interventi fluviali e alluvionali". Insomma, dopo la drammatica esperienza dell’alluvione, un gruppo di cittadini ha deciso di rimboccarsi le maniche: chi vuole farsi avanti, sarà bene accetto.