REDAZIONE RAVENNA

Finto il carabiniere, vera la truffa. Novantenne raggirata ad Alfonsine

Bottino da circa 3mila euro. In un post del nipote su Facebook la descrizione dell’escamotage usato

Finto il carabiniere, vera la truffa. Novantenne raggirata ad Alfonsine

Per prima cosa al setaccio dei carabinieri ci finiranno le immagini delle telecamere di videosorveglianza. Poi gli archivi delle forze dell’ordine, le segnalazioni di episodi analoghi e pure i varchi stradali potrebbero restituire qualche elemento utile alle indagini. L’obiettivo è quello di dare un nome a chi nella tarda mattinata di ieri si è finto carabiniere per truffare una signora 90enne di Alfonsine con il racconto del familiare nei guai a causa di un incidente. Il bottino - tra contanti e monili - si aggira attorno ai 3.000 euro.

A descrivere l’accaduto su un lungo post pubblicato sul gruppo Facebook ’Sei di Alfonsine se...’, è stato il nipote della signora presa di mira. Lo ha fatto a partire dal momento in cui ha squillato il telefono: "Pronto? Siamo le poste, bisogna ritirate un documento, può venire?". La risposta è stata negativa: ma potrebbe essersi trattato solo di un escamotage: "Questi erano i truffatori per capire se era in casa - prosegue il post -. Cinque minuti dopo suona il campanello". E il malfattore si è presentato così, pur senza divisa: "Salve signora, sono un carabiniere, suo figlio ha avuto un incidente, le dobbiamo chiedere qualche info". In particolare il figlio rischiava - a sentire il truffatore - "un fermo di 2 anni, pensi che anche suo nipote", cioè il giovane autore del post, "è appena andato in questura a Ravenna a versare 2.000 euro, qui si rischia grosso, non perdiamo tempo". A quel punto il malfattore aveva la situazione in pugno: "Pensate ora a mia nonna, 90 anni... nel pallone totale", ha continuato il nipote. Tanto più che il truffatore a un certo punto ha tirato fuori il telefonino "fingendo di essere in chiamata con mio padre che piangeva. Insomma siamo al picco massimo della tragedia: qua c’è un incidente grave di mezzo e un ipotetico arresto che si risolve con i soldi. Beh mia nonna ha fatto quel che poteva. Brava nonna che ci vuoi bene. Vabbè, soldi e gioielli dati. Ah già, i gioielli li ha voluti pesare il nostro paladino della giustizia... servono soldi e subito per salvare papà...". In quanto alla nonna, "si fa tutto per la famiglia e cosi ha fatto. (...). Son contento che non si sia fatta nulla; il resto diventa per voi una storia da sfruttare con i vostri amati nonni e genitori". Il post si chiude con qualche consiglio per non cascarci: "I carabinieri hanno la divisa, sono quasi sempre in 2, non chiedono soldi".

La signora ha subito fatto denuncia ai carabinieri i quali, al di là di questo caso, da tempo si stanno adoperando con lena per arginare il fenomeno delle truffe agli anziani.