REDAZIONE RAVENNA

Ravenna, trattamenti sanitari, cosa fare per esprimere la propria volontà

Dal ministero dell'Interno sono arrivate le prime indicazioni operative sulla nuova legge sul 'fine vita' entrata in vigore lo scorso 31 gennaio

La nuova legge sul 'fine vita'

La nuova legge sul 'fine vita'

Ravenna, 9 febbraio 2018 – Sono arrivate le prime indicazioni operative sul ‘fine vita’ da parte del ministero dell’Interno. Entrata in vigore lo scorso 31 gennaio, la legge sulle ‘Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento’ mira a tutelare il diritto alla vita, alla salute, alla dignità e all’autodeterminazione della persona, stabilendo che – tranne nei casi espressamente previsti dalla legge – nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata.

In particolare, l’articolo 4 della legge stabilisce che ogni persona, maggiorenne e capace di intendere e di volere, in previsione di un’eventuale futura incapacità di autodeterminarsi e dopo avere acquisito adeguate informazioni mediche sulle conseguenze delle sue scelte, può – attraverso apposite disposizioni anticipate di trattamento (DAT) – esprimere le proprie volontà in materia di trattamenti sanitari, nonché il consenso o il rifiuto rispetto ad accertamenti diagnostici o scelte terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari, indicando un ‘fiduciario’ che ne faccia le veci e la rappresenti nelle relazioni con il medico e con le strutture sanitarie.

Le persone che abbiano compiuto i 18 anni e siano residenti nel comune di Ravenna posso recarsi all’ufficio di stato civile per consegnare le proprie disposizioni anticipate di trattamento. Il documento, in carta semplice, dovrà avere la firma autografa e dovrà essere consegnato personalmente. L’ufficiale di stato civile non partecipa alla redazione della disposizione e non fornisce informazioni sul contenuto, limitandosi a verificare l’identità della persona. All’atto della consegna fornirà una ricevuta con l’indicazione dei dati anagrafici della persona che ha consegnato le proprie disposizioni anticipate di trattamento, la data, la firma e il timbro dell’ufficio.

Sarà redatto un apposito registro informatico che raccoglierà, in ordine cronologico, le dichiarazioni presentate provvedendo alla conservazione in conformità ai principi di riservatezza dei dati personali. Sarà cura di chi deposita il documento indicante le proprie disposizioni di consegnarlo all’eventuale nuovo comune di residenza e di aggiornarlo in caso di modifiche o revoche.