ANDREA COLOMBARI
Cronaca

Falsi vaccini, “Passarini non è più un medico Ausl”. Pazienti in rivolta

L’azienda ha tolto la convenzione al dottore no vax, in rivolta i suoi pazienti: “Pochi giorni di preavviso”

Il dottor Mauro Passarini, ha 67 anni: è bolognese, ma da tempo risiede a Marina di Ravenna. Del suo curriculum fa parte anche una specializzazione in ginecologia

Ravenna, 14 marzo 2024 – Medico ma non più convenzionato Ausl. La vicenda legata ai falsi vaccini contro il covid19, ha restituito a Mauro Passarini una decisione di natura disciplinare decisamente drastica per un medico di base: la revoca della convenzione. Il che significa che il ruolo del 67enne, originario di Bologna ma residente da tempo a Marina di Ravenna e specializzato anche in ginecologia, non potrà più essere quello che una volta veniva indicato quale medico di famiglia, con buona pace dei suoi pazienti, ancora numerosi, che si rivolgevano a lui nel suo ambulatorio rivierasco. Nella comunicazione formale agli iscritti, l’Ausl ha indicato domani quale data di applicazione della decisione. Il legale di Passarini, l’avvocato Carlo Benini, si è già detto pronto a dare battaglia attraverso un ricorso al giudice del Lavoro che – ha garantito - verrà depositato entro questa settimana.

Anche un gruppo di suoi sostenitori, raccolti sotto alla bandiera social “#rivogliamo il nostro medico”, attraverso una nota diffusa dal presidente del comitato cittadino Stefano Gardini hanno annunciato battaglia lamentando il fatto che una comunicazione così importante (è arrivata martedì) sia giunta con “soli 3 giorni di preavviso” e “senza soluzione alternativa”, così creando uno “stato di ansia e destabilizzazione nei moltissimi anziani e disabili assistiti dal dottore con professionalità e competenza”. Del 67enne sono state inoltre sottolineate diverse doti personali tra cui “calore umano” e disponibilità alle visite a domicilio, “cosa rarissima da trovare oggigiorno”.

Infine il provvedimento priva “Marina di Ravenna di uno dei pochi medici”: spostare “i tanti anziani” della località rivierasca “non è pensabile”. Non va però dimenticato che in realtà Marina aveva già affrontato un problema simile: aveva cioè già perso di punto in bianco il medico convenzionato Passarini per quasi un anno, in quel caso per via della misura cautelare applicata dalla magistratura. La squadra Mobile lo aveva infatti arrestato la sera del 10 novembre 2021 in esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip Sabrina Bosi su richiesta del pm Angela Scorza.

Dopo qualche giorno in cella, il 67enne aveva ottenuto i domiciliari. Quindi a fine marzo 2022 era tornato libero con il solo obbligo di dimora sul territorio comunale caduto il 5 luglio con conseguente reintegro nell’Ordine dei medici chiesto dopo qualche mese ma formalmente collocato a partire da tale data. Passarini è cioè tornato da allora a essere medico a tutti gli effetti visto che il procedimento disciplinare aperto dal suo Ordine è ancora pendente. Sul fronte penale, già a suo tempo aveva patteggiato la pena. Ovvero due anni di reclusione per falso; peculato per via della contestata appropriazione di fiale Pfizer; ed evasione per avere parlato il 17 novembre 2021 a un giornalista uscendo di casa mentre si trovava ai domiciliari. La corruzione, contestata inizialmente e che avrebbe fatto lievitare la pena, era invece stata esclusa.

Per quanto riguarda i 227 pazienti finiti nei guai in concorso con lui per i falsi vaccini (solo simulati o realizzati con fortissime diluizioni), proprio in queste settimane è in corso la maxi-udienza preliminare davanti al gup Andrea Galanti. Tra di loro, c’è chi ha manifestato l’intenzione di patteggiare la pena, chi ha chiesto di farsi giudicare per abbreviato e chi infine è pronto a discutere il rinvio a giudizio. Tutti però sono ora accumunati da una caratteristica: la decisione dell’Ausl li ha inevitabilmente resi ex pazienti di Passarini.