False vaccini, chieste 40 condanne tra cui Alberto Ferrero (FdI) e un guaritore padovano

Per il pm Angela Scorza al netto dell’abbreviato meritano pene tra i 7 e gli 8 mesi. La prossima volta toccherà agli avvocati difensori In totale le posizioni al vaglio sono 227. L’Ausl è parte civile

Mauro Passarini, medico di base di 67 anni, arrestato nel novembre 2021: lui ha già patteggiato

Mauro Passarini, medico di base di 67 anni, arrestato nel novembre 2021: lui ha già patteggiato

Ravenna, 5 marzo 2024 – Una quarantina circa i riti abbreviati per i quali il pm Angela Scorza ha chiesto perlopiù la condanna a sette mesi. Tra questi, figura anche la posizione del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, nonché coordinatore provinciale del partito, Alberto Ferrero. In un solo caso la richiesta della procura è stata di otto mesi: si tratta dell’esperto padovano di pratiche alternative, in un certo senso mentore del medico che aveva attestato le vaccinazioni covid ritenute false. Per il pm era un guaritore al quale il medico si era avvicinato tempo addietro e che avrebbe fatto da collettore tra il vaccinatore e diversi no vax di città del nord Italia.

Si è chiusa così nel pomeriggio di ieri la terza udienza preliminare sulle decine di green pass fasulli scoperti a partire da un ambulatorio di Marina. Nella prossima udienza a parlare saranno le difese degli accusati.

Il principale indagato, il 67enne medico di base Mauro Passarini, in passato aveva già patteggiato due anni. Per lui l’arresto era arrivato il 10 novembre 2021: dopo qualche giorno di cella era andato ai domiciliari per infine tornare completamente libero. In totale 227 suoi pazienti sono stati chiamati a rispondere in concorso con lui di falso ideologico. In una novantina hanno già espresso l’intenzione di patteggiare una pena di 5 mesi e 10 giorni che in molti casi sarà convertita in una sanzione pecuniaria di 160 euro. Altri ancora hanno scelto di discutere la richiesta di rinvio a giudizio.

Nella sua requisitoria, il pm Scorza è in buona sostanza partita dall’indagine nel suo complesso: una ricostruzione generale transitata attraverso i primi elementi acquisiti su Passarini e poi la perquisizione della squadra Mobile al suo ambulatorio con il sequestro di 13 fiale Pfizer ormai compromesse perché abbandonate a temperatura ambiente. Per giungere alle richieste di condanna, il pm ha quindi analizzato le dichiarazioni dello stesso Passarini in merito alle vaccinazioni simulate e quindi ai test sugli anticorpi. Del materiale probatorio, fanno parte anche numerose chat. In seconda battuta l’accusa si è concentrata sulle singole posizioni e sul comportamento degli indagati, comprese le eventuali analisi del sangue.

In questo procedimento l’Ausl Romagna si è costituita parte civile lamentando un danno di immagine. Per quanto riguarda i diversi dipendenti Ausl coinvolti nell’inchiesta – tra infermieri e amministrativi –, il falso contestato per ottenere i green pass fa riferimento al periodo tra ottobre e novembre 2021, quando per andare al lavoro era sufficiente il tampone, mentre il certificato verde sarebbe diventato obbligatorio da dicembre.