Faenza (Ravenna), 26 dicembre 2018 - Imparare la lingua italiana dei segni (Lis), ma soprattutto comunicare con una compagna affetta da sordità e parzialmente cieca. E' questo l'obiettivo di un corso attivato in una classe dell'istituto tecnico Oriani di Faenza che è anche una sfida dei ragazzi i quali non hanno atteso particolari spiegazioni introduttive da parte dei loro insegnanti all’uso della lingua dei segni come comunicazione, quando hanno colto con sollecitudine, sin dai primi giorni di scuola, la necessità di comunicare con la loro compagna. Per alcuni di loro già una vecchia amicizia, iniziata nel biennio, ma per molti altri una nuova compagna del triennio: per tutti un’amica con cui stringere relazioni e amicizia, comunicare, dialogare, vivere insieme con serena partecipazione e condivisione la vita scolastica nella sua piena espressione.
Così per la classe dell'Oriani sono iniziati diversi incontri con un’esperta, che hanno permesso di rendere inclusiva e tranquilla la vita della compagna di classe, comunicando con lei attraverso il canale visivo-gestuale.
Quel che ha colpito - si legge in una nota della scuola - "come in questi giorni di festività, come il senso del Natale nella classe dell’Oriani di via Manzoni non si sia ridotto ai giorni di festa ma si sia intonato sulle esperienze più belle di particolare sensibilità verso gli altri, a partire dalla ricchezza del quotidiano, riscoperto e avvalorato lungo tutto l’anno scolastico, quale occasione per fare degli ostacoli un trampolino di lancio, situazioni personali che possono essere o diventare ricchezza per tutti, tanto come pratica didattica sperimentale, innovazione pedagogica e scientifica inclusiva e specialistica, quanto come esercizio a coltivare l’attenzione per il valore umano della scuola, per l’inclusione e la condivisione attiva".