Faentina interrotta da mesi: "Ci sono 170 frane"

La preoccupazione dei sindaci di Brisighella e Marradi. Il toscano Triberti: "Credo che ci sia la possibilità di riaprire. Bisogna fare presto"

Faentina interrotta da mesi: "Ci sono 170 frane"

Faentina interrotta da mesi: "Ci sono 170 frane"

Da tre mesi e mezzo la linea ferroviaria Faentina fra Faenza e Firenze è interrotta. E non ci sono certezze su quando sarà ripristinata. Anzi, il timore è che i tempi possano essere lunghi, visto che i binari sono minacciati da ben 170 frane.

Fra Faenza e Brisighella i treni non circolano. Non può passare il Treno di Dante, ma nemmeno i treni che portavano turisti e pendolari, collegando oltre che che Faenza e Firenze anche la collina e la pianurai. "La situazione è critica – dice Tommaso Triberti, sindaco di Marradi -. Da maggio stiamo chiedendo interventi e molti sono stati fatti, compreso il rafforzamento di un ponte danneggiato dall’alluvione, ma l’asticella si sposta sempre più in là". A impedire la riapertura della linea è la minaccia delle frane, intorno alla linea: ce ne sono infatti 170 che minacciano i binari nel tratto da San Martino in Gattara a Fognano, nel comune di Brisighella, 170 frane in pochi chilometri. "La linea – dice Triberti – è ripulita e sistemata, e quindi di per sé potrebbe tornare operativa. Quando abbiamo fatto il viaggio sui binari con i carrelli per fare i sopralluoghi si vedevano molti fronti di frana importanti, anche distanti dalla linea che però potrebbero mettere a rischio la linea stessa".

La preoccupazione è per settembre, quando riapriranno le scuole. Triberti ha scritto una lettera a Regioni e Rfi con alcune proposte per consentire una parziale riapertura in vista di un incontro in programma. "Non voglio scendere nel dettaglio – dice –. Ma credo che se c’è la volontà si possano trovare delle soluzioni in attesa di un completo ripristino. Bisogna fare il prima possibile". Certamente al centro c’è un attento monitoraggio delle frane in attesa di interventi.

"Condivido totalmente la lettera di Triberti che ho avuto per conoscenza – dice il sindaco di Brisighella, Massimiliano Pederzoli – e l’avrei firmata. La ferrovia riveste un ruolo molto importante per lavoratori e studenti. Al momento si sopperisce con un servizio di pullman, ma la comodità e rapidità del treno è insostituibile e la preoccupazione è grande".

Il sindaco di Brisighella è consapevole del fatto che i tempi siano lunghi: "Ci troviamo di fronte alle conseguenze di un evento colossale. Credo che il governo, come ha già annunciato il commissario Figluolo, interverrà. Certo servirà del tempo per tornare alla situazione originaria".