REDAZIONE RAVENNA

"Fabbri vicesindaco? Scelta di equilibri"

Il numero uno del partito di Carlo Calenda: "Rappresenta il polo più centrista della coalizione"

Il veto posto ai 5 Stelle e l’appoggio alla candidatura a vicesindaco di Andrea Fabbri, agitati dal comitato faentino di Azione, guidato da Luciano Assirelli, hanno per alcune ore seminato il panico intorno al turbolento tavolo dove il centrosinistra cerca di comporre una coalizione.

Assirelli, al momento non esistono dichiarazioni pubbliche in cui Massimo Isola o il Pd indichino Fabbri come candidato vicesindaco, ne è consapevole?

"A prescindere dall’aspetto formale credo sia opportuna una scelta che vada incontro agli equilibri di coalizione".

Nel 2015, mesi prima delle elezioni, Malpezzi indicò nelle persone di Claudia Zivieri e Massimo Isola i suoi assessori "irrinunciabili" per Bilancio e Cultura. Per Fabbri quale delega immaginate oltre al ruolo di vicesindaco?

"Appoggiamo il ruolo di Fabbri quale candidato vicesindaco in quanto crediamo garantisca gli equilibri interni, dando rappresentanza al polo più centrista della coalizione".

A sinistra Articolo 1, L’Altra Faenza e i Verdi paiono pronti a mettere veti su quel nome. Salterà il banco?

"Normale dialettica all’interno di una coalizione. Se arriveranno veti cercheremo di capirne le ragioni".

Anche voi avete espresso un vostro veto, nello specifico nei confronti delle "forze politiche di ispirazione populista e sovranista". Si riferisce ai 5 Stelle, con cui Isola è intenzionato a confrontarsi?

"La nostra è una considerazione che rispecchia la natura di Azione. Affermiamo un principio generale, senza scagliarlo contro nessuno".

Chi sono allora i sovranisti che rifuggete? Escludendo Lega e Fratelli d’Italia, rimangono solo i 5 Stelle tra coloro accusati di sovranismo, no?

"Quel Movimento ha al suo interno molte anime. Noi intendiamo ribadire la nostra impostazione culturale e politica".

Azione si presenterà alle elezioni col suo simbolo o in una lista insieme a La tua Faenza e Faenza 40 20, con i quali annunciaste un percorso di elaborazione politica comune?

"L’orientamento è di presentarci con il nostro simbolo. Ma ci sono varie soluzioni aperte: ci stiamo ragionando".

In queste ore lamentate "il vuoto venutosi a creare dall’indebolimento e dalla disgregazione delle varie alternative civiche". Come ci si è arrivati?

"Civici e centristi reciteranno ancora il loro ruolo".

f.d.