L’ex presidentessa del Ravenna calcio vittima di usura: pagò interessi del 120%

Il suo strozzino, un riminese di 80 anni, è stato condannato a quattro anni. A fronte di un prestito di 106mila euro, Elisa Aletti aveva dovuto restituire interessi per oltre 50mila euro

Elisa Aletti mentre firma l'acquisto del Ravenna calcio; l'ex presidentessa fu vittima di usura e fu costretta a pagare oltre 50mila euro di interessi su un prestito da 106mila euro (foto Zani)

Elisa Aletti mentre firma l'acquisto del Ravenna calcio; l'ex presidentessa fu vittima di usura e fu costretta a pagare oltre 50mila euro di interessi su un prestito da 106mila euro (foto Zani)

Ravenna, 4 luglio 2024 – Un ottantenne riminese è stato condannato a quattro anni per usura. Tra le sue vittime figurano professionisti e imprenditori. Tra questi, anche la ex presidente del Ravenna calcio, Elisa Aletti, negli anni in cui il defunto padre Sergio, già vicepresidente del Cesena, era proprietario del club giallorosso. Secondo l'accusa, l'80enne della Valmarecchia elargiva con più transazioni bonifici e assegni con ingenti somme di denaro.

La guardia di finanza ha ricostruito prestiti per circa 300mila euro a fronte di interessi complessivi per quasi 120mila euro. Nel caso della Aletti, famiglia originaria di Casalpusterlengo, ora residente a Cesena, la stessa aveva chiesto un prestito di 106mila euro, elargito con più titoli di credito tra il 14 luglio e il 5 agosto 2011, e il suo strozzino si era fatto restituire una somma complessiva di 156mila euro, in quattro assegni di importo variabile tra i seimila e i 70mila euro, emessi tra il luglio e l'ottobre dello stesso anno.

L'importo complessivo degli interessi che Aletti dovette sborsare fu dunque di oltre 50mila euro, calcolati - secondo l'accusa - su una base percentuale annua usuraria del 120%, superiore quindi al tasso soglia fissato nella percentuale del 18%. Tra le aggravanti contestate all'anziano, anche quella di avere commesso il fatto in danno di una persona che svolgeva attività imprenditoriale quale amministratore della società Ravenna Calcio srl.

Nell'ambito del procedimento, alla ex presidente dei giallorossi è stata però rigettata dai giudici la domanda risarcitoria.