REDAZIONE RAVENNA

Ex Farmografica, organizzato un corteo

In programma domani alle 14.30 con ritrovo all’ingresso della fabbrica. I sindacati: "A rischio il futuro di 79 famiglie"

La protesta dei lavoratori dell’impresa cervese

La protesta dei lavoratori dell’impresa cervese

Un corteo per l’ex Farmografica è stato programmato domani alle 14.30. Saverio Monno della Slc Cgil Ravenna, Ryan Paganelli della Uilcom Uil Ravenna e Stefano Gregnanin della Fistel Cisl Emilia-Romagna mostrano grande preoccupazione: "L’operazione di rilancio della Farmografica da parte del gruppo Focaccia subisce una battuta d’arresto che rischia di mandare in rovina 79 famiglie e mettere in ginocchio un territorio già scarsamente industrializzato". Monno, Paganelli e Gregnanin annunciano un’iniziativa di mobilitazione: "Saremo in piazza Pisacane domani per un corteo organizzato, che avrà come punto di ritrovo l’ingresso della sede storica della Farmografica al civico 121 di via Di Vittorio e raggiungerà il palazzo del Comune, in piazza Pisacane".

All’origine dello stallo, da un lato, è il preannunciato dietrofront dell’imprenditore, Riccardo Focaccia, che si è dichiarato impossibilitato alla conclusione del processo di rilancio in assenza delle garanzie economiche prospettate. Tutto ciò dopo che il 17 ottobre scorso si era tenuto un positivo incontro, a Roma, nella sede del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che sembrava poter finalmente avviare a una conclusione soddisfacente questa lunga e sofferta vertenza. "Si fatica a comprendere cosa sia concretamente accaduto e cosa possa aver determinato questa improvvisa battuta d’arresto in un confronto, tra azienda e istituzioni nazionali, che pure sembrava bene avviato". A determinare l’impasse è, dicono "la sostanziale indifferenza del Governo alla crisi dell’azienda di confezioni farmaceutiche. Non abbiamo ad oggi ricevuto nessuna risposta concreta alla nostra richiesta di convocazione di un tavolo con tutte le parti in causa per approfondire le motivazioni dello stallo e trovare rapide soluzioni prima del naufragio del progetto di rilancio".

"Le lavoratrici e i lavoratori, la Rsu aziendale e le organizzazioni sindacali hanno mostrato senso di responsabilità, maturità e soprattutto pazienza, in una vertenza dolorosa e dagli esiti quanto mai incerti. Pretendiamo ascolto, risposte e soluzioni concrete. Non c’è più tempo, il Governo intervenga rapidamente. Scendiamo nuovamente in piazza con questa nuova iniziativa pubblica a sostegno della richiesta di un tavolo di confronto, sollecitiamo la convocazione immediata di un incontro, che coinvolga tutti i soggetti e le istituzioni, che costituisca momento di indispensabile ed urgente chiarimento, e, più ancora, occasione di confronto".