REDAZIONE RAVENNA

Ex caserma, i tempi si allungano "Puntiamo a finire i lavori a ottobre"

Il complesso, tra le vie Port’Aurea e Nino Bixio, diventerà un vasto parco con orti e un bar. Si prevedeva di completare tutto entro l’estate 2021, ma la bonifica di vecchie cisterne ha stravolto i piani

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I lavori vanno per le lunghe. E così questa non sarà l’estate della ex caserma Alighieri, dove da tempo è in corso un cantiere per trasformare tutta l’area in un parco. L’intervento è partito a gennaio del 2021, e allora si prevedeva che sarebbe stato tutto pronto entro l’estate dell’anno scorso. Poi il cantiere si è bloccato a causa del rinvenimento di pozzetti e cisterne con oli esausti, elementi di cui non c’era traccia nelle carte del Comune. E ora gli auspici che le operazioni di bonifica potessero concludersi in tempo per poter riaprire all’inizio della bella stagione sono naufragati. "Penso che tutto questo percorso ci impegnerà per quest’estate – dice l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte –. Speriamo in autunno almeno di concludere questa fase, che dai rinvenimenti a oggi ha richiesto un iter complesso e tanto tempo".

La ex caserma si trova tra le vie Nino Bixio, Guidarello Guidarelli, Port’Aurea e circonvallazione al Molino. I lavori sono ingenti: il costo è 3 milioni per riconvertire un’area da 15mila metri quadrati. Le prime operazioni, con la demolizione dei vecchi edifici presenti, è iniziata nell’ottobre del 2020. Una volta completato l’intervento lo spazio della ex caserma diventerà una vasta area verde con orti, una zona che potrà essere utilizzata dagli studenti dell’adiacente liceo Dante Alighieri per le attività all’aperto, un bar e un parco per i bambini.

"Abbiamo rimosso i primi 50 centimetri di terreno sulla superficie – spiega Del Conte, ricapitolando i lavori eseguiti – perché c’erano l’asfalto, i piazzali, le fondazioni dei fabbricati esistenti: abbiamo ritenuto che fosse opportuno togliere quella porzione di terreno e smaltirla in discarica. E da lì sono emerse le cisterne. Abbiamo poi anche disegnato i percorsi, rimosso i vecchi fabbricati, realizzato l’impianto di illuminazione e riqualificato le mura perimetrali".

Nel momento in cui sono state rinvenute le cisterne e i pozzetti è partito il percorso previsto dalle regole per la bonifica: "Non si è ancora chiusa la conferenza dei servizi, che definisce l’approvazione del progetto – dice Del Conte –. Tutto questo, è bene ricordarlo, viene fatto per garantire la massima sicurezza e la massima fruibilità dell’area come parco. Il percorso, dettato da Arpae, è evidentemente molto complicato perché si parla di salute pubblica. Finita questa parte, il percorso di bonifica sarà limitato perché rispetto alla superficie complessiva del parco parliamo di piccole aree. È chiaro, però, che perché sia possibile fruire dell’area bisogna aver completato tutto l’iter".

L’ultimo passo sarà la piantumazione del verde e dell’erba, da effettuare una volta completato tutto il resto. Nella speranza che in autunno l’ex caserma diventi veramente il parco pubblico progettato in questi anni.

Sara Servadei