Ravenna, 6 ottobre 2023 – Si era detto fine anno, ma facendo i dovuti calcoli sarà tarda primavera forse, o inizio estate. Sempre che i tempi non si allunghino ancora: la strada ora sembra più o meno in discesa, ma con tutti i ritardi che ci sono stati il dubbio è lecito.
All’ex caserma Alighieri del resto, tra le vie Port’Aurea e Nino Bixio, i lavori sono partiti a gennaio del 2021, con le prime operazioni di demolizione già nell’autunno del 2020. Un cantiere semplice, all’apparenza: si trattava di demolire le vecchie strutture e creare il parco.
Se non fosse che nei mesi successivi sotto state ritrovate, sepolte sotto al terreno e non segnalate sulle mappe e nei documenti in possesso dal Comune, due vecchie cisterne contenenti oli pesanti: e da lì tutto è rimasto fermo per anni. L’avvio dei lavori è infatti slittato di sei mesi in sei mesi, nell’attesa che le analisi di Arpae per determinare contenuto e possibili rischi per la salute derivanti dai liquidi nelle due cisterne giungessero a una conclusione.
Il responso è arrivato qualche mese fa e ha portato a nuovi lavori da 486mila euro: serviranno infatti una pulizia generale dell’area, la rimozione del terreno di riporto fino a una profondità di circa 50 centimetri e la realizzazione di uno strato separatore nel sottosuolo. Per arrivare a questa conclusione però ci sono voluti anni: e pensare che a gennaio 2021 si prevedeva di concludere i lavori in vista di quella stessa estate.
Ora la palla è tornata nelle mani del Comune: "Abbiamo approvato il progetto di bonifica dell’area e stiamo avviando la procedura di gara, che è cambiata a seguito dell’introduzione del nuovo Codice degli appalti – spiega l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte –. Ora si prevedono due fasi: una prima in cui avviene la manifestazione d’interesse da parte delle ditte che devono intervenire e un’altra d’invito per i soggetti che si sono proposti. La procedura negoziata richiede indicativamente quattro mesi, poi l’azienda che verrà individuata dovrà dare l’avvio ai lavori". Per lavori si intende quelli di bonifica da 486mila euro e non quelli per trasformare la caserma in parco, che invece "sono già conclusi e collaudati – prosegue Del Conte –. Si trattava di trasformare quella che è stata per anni un’area ’sigillata’ in un parco. Quello di cui si parla ora è l’intervento necessario a bonificare l’area dalle due cisterne. Si tratta di un elemento che non faceva parte del progetto iniziale, un elemento emerso durante i lavori". Niente di particolarmente complesso: "Solo lavorazioni di terra ed esterne. Il cronoprogramma prevede una durata del cantiere di 90 giorni, è quasi più lunga la procedura che serve ad affidarli".
Del Conte non vuole sbilanciarsi sulla data di apertura del parco, dopo i tanti ritardi: facendo i dovuti calcoli, però, se servono quattro mesi per la procedura di affidamento e tre per il cantiere, in totale sono sette mesi. Ciò significa che se tutto fila liscio il parco nell’ex caserma Alighieri potrebbe aprire a maggio 2024.
L’intervento per creare il parco è costato 3 milioni di euro, di cui 1,5 dal Comune e 1,5 dalla Regione. Il maxi progetto punta a trasformare la ex caserma in una vasta area verde con orti: una zona che potrà essere utilizzata dagli studenti dell’adiacente liceo Dante Alighieri per le attività all’aperto, dove saranno presenti anche un bar e un parco per i bambini.