Una riqualificazione importante per le ex buche Gattelli. L’area, allagata in parte, si trova a fianco della via Quarantola e fa parte delle aree di riequilibrio ecologico lughesi inserite nella rete regionale che le raccoglie, insieme al parco del Loto e al Golfera. Da tempo, si parla di un probabile intervento dedicato a valorizzare non solo l’aspetto ambientalista delle ex buche ma anche quello storico. Diversi anni fa, infatti, all’interno dell’area sono stati rinvenuti i resti del primissimo insediamento abitativo della città risalenti all’epoca del Neolitico. Per conservarne le tracce, l’area di scavo è stata completamente allagata e oggi è spesso oggetto della attenzioni dei pescatori abusivi che, per entrare, hanno gravemente danneggiato la recinzione in più punti. Ora l’attesa sembra essere finita. Il progetto di riqualificazione delle buche è stato finanziato dalla Regione per 460.000 euro che serviranno a procedere con una serie di interventi mirati, attesi fra i primi mesi del 2025 e la fine del 2026.
Il cantiere partirà non appena saranno assegnati i lavori dopo l’apertura ufficiale del bando, prevista a breve. Il primo ad aprire la lista degli interventi è la sostituzione integrale della recinzione in modo da mettere in sicurezza la zona. Poi si partirà con il resto. "L’area che serviva allo stoccaggio degli inerti, realizzata a fianco della buca in cui si trovano i resti archeologici, sarà trasformata in un bosco – spiega l’assessore all’Ambiente del Comune, Fausto Bordini –. Nello stesso settore sarà realizzato un impianto di fitodepurazione delle acque, poi utilizzate dal Consorzio di Bonifica per scopi irrigui". La zona allagata del villaggio neolitico – i cui reperti sono stati già recuperati e catalogati – sarà trasformata in un parco storico-naturalistico caratterizzato dalla presenza di elementi che richiamano il periodo del primo insediamento tramite la realizzazione di strutture ispirate alla forma delle palafitte. "Sistemeremo il sentiero che circonda il lago e realizzeremo delle siepi alte per contenere i rumori del traffico provenienti dalla via Quarantola in modo che – continua Bordini – non diano fastidio alla garzaia, zona dedicata alla tutela degli aironi. In più saranno realizzati piccoli stagni utilizzati per incentivare l’aumento della biodiversità". Il progetto complessivo di riqualificazione comprendeva anche la realizzazione di un’aula didattica e l’installazione di una cartellonistica dedicata. Gli interventi, che richiedono una spesa di 100.000 euro sono stati però esclusi dai finanziamenti regionali. "Con questo tipo di intervento abbiamo partecipato al bando per il recupero delle cave – conclude – ma non ce l’abbiamo fatta. Il bando però è annuale. L’anno prossimo quindi, ci riproveremo, inserendo qualche elemento in più".
Monia Savioli