Evacuata Traversara: "Qui non si vive più. Il nostro è diventato un paese fantasma"

Maria Daghia ha deciso di trascorrere la notte al palazzetto di Bagnacavallo: "Siamo spaventati e non ci sentiamo sicuri".

Evacuata Traversara: "Qui non si vive più. Il nostro è diventato un paese fantasma"

Maria Daghia ha deciso di trascorrere la notte al palazzetto di Bagnacavallo: "Siamo spaventati e non ci sentiamo sicuri".

Maria Daghia, 63 anni, ex maestra elementare oggi in pensione, è una delle persone che ha deciso di trascorrere la notte di ieri non nella sua abitazione, ma al palazzetto dello sport di Bagnacavallo.

Signora Daghia, dove vive?

"In una casa che si trova in via Longanesi 13/B, a Traversara".

Abitazione già colpita dall’alluvione il 18 e 19 settembre?

"Da tutte le alluvioni dell’ultimo anno e mezzo. Quella di quindici giorni fa ci ha impedito di imbiancare il piano terra".

Avete fatto una stima dei danni?

"No, sia per l’abitazione che per l’azienda agricola ’Guidi Gianluca’ che è del mio compagno. Qui l’acqua ha invaso il capannone, la casa colonica e danneggiato i mezzi agricoli".

Dal 18 e 19 settembre avete sempre dormito a casa vostra?

"Sì, al primo piano, ma questa volta la paura era troppa".

Com’è vivere così?

"Allucinante. Sembra di vivere in un film di fantascienza. Tra l’altro sia io che mio marito, che ha 64 anni, abbiamo problemi di salute. È difficile continuare a sperare e a fare progetti. Senza contare che dall’alluvione del 2023 abbiamo ricevuto 3mila euro dalla Regione".

Per i danni sia della casa che dell’azienda?

"Sì. Con 3mila euro non compri nemmeno le piastrelle di una casa. Attraverso Coldiretti abbiamo ricevuto 6 mail per dirci che la nostra domanda di rimborso era stata respinta e che, per qualsiasi contestazione, avremmo dovuto nominare un perito".

Avete mai pensato di trasferirvi?

"Sì, ma lei comprerebbe una casa e un’azienda agricola alluvionate tre volte?".

Quanto pensa di restare al palazzetto?

"Il minimo indispensabile. Vorrei tornare a casa, ma con un altro orizzonte. Amo la natura, ma il fiume non può essere un bosco, serve manutenzione. E la priorità non possono essere le nutrie, ma le persone".

Quale è lo stato d’animo di voi residenti a Traversara?

"Abbiamo bisogno di vivere in sicurezza. Ora è un paese fantasma. Un tempo c’erano tutti i servizi. Ora cosa è diventato?"

Ha fiducia nel futuro?

"Nel mio, poco. Ce l’ho per figli e nipoti. Ma dobbiamo tornare alle cose essenziali".

Luca Bertaccini