Il governo italiano ha approvato ieri il nuovo Decreto legge Ambiente, presentato dal ministro Gilberto Pichetto Fratin, che introduce una serie di misure volte a rafforzare la produzione di energia interna, compresa l’estrazione di gas. Tra le norme più rilevanti il decreto stabilisce il proseguimento delle attività già autorizzate per l’estrazione offshore di gas metano, riducendo il limite entro il quale è vietata per i giacimenti di nuova autorizzazione che si applica ora a partire da 9 miglia dalla costa, contro le 12 miglia precedenti. Viene, quindi, offerto più margine per le attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi. Questo significa che i progetti già autorizzati o in corso di approvazione potranno avanzare, con l’obiettivo di aumentare la produzione nazionale di gas naturale in linea con gli obiettivi di sicurezza energetica del Paese. Il viceministro Vannia Gava afferma: "Sulle estrazioni di gas naturale coniughiamo salvaguardia dell’ambiente e sicurezza degli approvvigionamenti energetici. Superiamo il vecchio Pitesai (il Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee approvato nel 2021 che bloccò lo sfruttamento delle riserve italiane, ndr) valorizzando i giacimenti nazionali che custodiscono riserve importanti per ridurre la dipendenza dall’estero e assicurare all’industria energia nazionale a un prezzo competitivo".
"Valutiamo positivamente – commentano da Assorisorse – il recepimento nel Decreto legge Ambiente delle norme che superano definitivamente il Pitesai. Per quanto riguarda la gas release analizzeremo ciò che prevede la norma, a cominciare da una ricognizione dei volumi di gas e dei tempi di una loro messa a disposizione. In generale la norma riflette un approccio positivo verso le risorse energetiche nazionali". L’approfondimento dei contenuti del Decreto consentirà anche di definire lo stato dell’attività estrattiva al largo della costa ravennate. In aggiunta, il provvedimento comprende misure sull’economia circolare e introduce procedure accelerate per ottenere le autorizzazioni ambientali, la Valutazione di Impatto Ambientale (Via) e la Valutazione Ambientale Strategica (Vas), riducendo così i tempi di approvazione. Sono previsti anche incentivi per le energie rinnovabili, in particolare per gli impianti di idrogeno verde, fotovoltaico e agrivoltaico di grande potenza, eolico on-shore e l’ammodernamento di infrastrutture esistenti. Rimangono esclusi dal quadro di semplificazione gli impianti dell’eolico off-shore. Infine il decreto contiene disposizioni per contrastare il dissesto idrogeologico, con più fondi e poteri alle regioni per la programmazione di interventi contro la siccità e il degrado ambientale.
Maria Vittoria Venturelli