Se per installare 10 pale per produrre energia eolica Taranto ha impiegato 14 anni, poteva esserci il timore fondato che il progetto Agnes, che di pale ne prevede 75, dovesse attendere qualche decennio. Invece, l’iter per il campo eolico (e fotovoltaico) al largo delle coste ravennati è ben impostato e si affianca all’interesse di investitori finanziari per la produzione di energia da fonti rinnovabili. "Abbiamo risposto ai quesiti degli enti che sono emersi durante la conferenza dei servizi convocata dalla Capitaneria di Porto. L’iter della concessione demaniale è ripartito e dovrebbe concludersi entro metà giugno" spiega Alberto Bernabini, presidente di Qint’x, la società partner di Saipem nell’operazione Agnes. "Inoltre abbiamo contrattualizzato lo studio di valutazione d’impatto ambientale. Sono partiti i primi sondaggi in mare. In particolare per quanto riguarda la fauna sottocosta. Bernabini conta di presentare la valutazione d’impatto ambientale entro fine anno. "Dopodichè in teoria, entro 120 giorni, dovremmo avere l’esito per poter avviare i lavori, anche se va detto che non è mai successo che in quattro mesi si sia arrivati all’esito finale, perchè di solito vengono richieste integrazioni. Abbiamo un ottimo rapporto con il ministero della Transizione ecologica. Contiamo di riuscire ad autorizzare il progetto nel 2023 per poi costruire a partire dal 2024". Dopodichè serviranno 3 anni per costruire materialmente il parco eolico: l’entrata in produzione scatterebbe dal 2027. "Nel frattempo – spiega Gian Luca Vaglio, responsabile commerciale di Qint’x - continuiamo a ricevere forte interesse da investitori non solo finanziari ma anche industriali". Il progetto ha un valore di un miliardo di euro. L’attuale progettazione prevede 50 pale davanti alla costa ravennate, da 19 a 40 chilometri. Altre 25 sono previste più a sud fino al largo di Cesenatico, (da 19 a 30 chilometri). Previsto anche un impianto fotovoltaico flottante. La capacità massima si aggira su 620 megawatt.
lo. tazz.