Primavera, tempo di cucciolate. Chi ne trova e ha intenzione di prendersene cura è opportuno che segua alcune semplici regole, ignorando le quali la buona azione compiuta rischia di trasformarsi in tragedia. "Innanzitutto- spiega Marianna Gianstefani presidente Enpa di Lugo - i cuccioli non vanno toccati a mani nude e occorre accertare se la mamma gatta sia nei paraggi. Lei di solito si allontana per cercare cibo e poi ritorna per allattare. Senza i cuccioli rischia la mastite oltre alla disperazione per la perdita dei piccoli". Piuttosto che sottrarre i cuccioli è opportuno lasciare a disposizione di mamma gatta cibo e acqua così che non debba andarseli a procurare rischiando incidenti, e avvertire le associazioni così che possano poi effettuare sopralluoghi continui. "Se si ha la certezza che la mamma non ci sia – continua Gianstefani – occorre contattare veterinari o associazioni per la corretta presa dei piccoli. La prima cosa da fare è tenerli al caldo visto che i gattini non sono capaci di regolare la propria temperatura e senza il calore della madre possono diventare rapidamente ipotermici, condizione che spesso porta alla morte". Come? Procurandosi una scatola o un trasportino con bottiglie o borse di acqua calda avvolte da un panno per evitare il contatto diretto dei piccoli, oppure un tappetino riscaldato che mantiene costante la temperatura calda. Ultima cosa: il latte. "Mai usare quello vaccino – avverte Gianstefani –. Al massimo quello di capra in emergenza, poi subito quello specifico per cuccioli".
Monia Savioli