Ieri pomeriggio, nella Commissione consiliare comunale Assetto del territorio, è stato approvato il progetto, appaltato dall’Autorità portuale, della stazione di Cold Ironing a servizio del terminal crociere di Porto Corsini, che consentirà alle navi di spegnere i motori e collegarsi alla rete elettrica abbattendo quindi le emissioni di fumi in atmosfera. Un investimento di 35 milioni finanziato dal Pnrr, che dovrà obbligatoriamente entrare in funzione nel 2026.
È il penultimo passaggio prima del parere della Provincia e la chiusura finale nella Conferenza dei servizi con l’autorizzazione dell’Agenzia Prevenzione Ambiente Energia della Regione. L’elettricità sarà fornita dall’impianto fotovoltaico previsto in via Trieste nell’area ex Sarom, quindi si tratta di energia green, e tramite una linea interrata da 132kw che passerà sotto la Classicana, il canale Candiano e la Baiona, arriverà dopo un percorso di tredici chilometri a Porto Corsini. Qui, all’interno di due cabine a lato del Parco delle Dune, immerse nel verde, sarà trasformata in media tensione e trasferita sul pontile per alimentare fino a due navi garantendo una potenza di 23 Mw. Volendo fare un paragone, una grande nave può ospitare tutti i residenti di Marina di Ravenna. Per garantire l’alimentaazione nelle ore notturne, è già stato acquisita la fornitura di energia da parte di Terna, che interrerà anche le due linee elettriche aeree ad alta tensione che attraversano il Canale Candiano all’altezza dello stabilimento Marcegaglia (a sinistra) e della Docks Cereali (a destra) migliorandone la navigabilità e la sicurezza.
Un intervento che gli operatori portuali aspettano da anni. Non si vedranno, quindi, più i camini fumanti delle navi da crociera anche se attualmente usano combustibili con basso contenuto di zolfo. "È una infrastruttura di una importante valenza ambientale nell’ambito della mobilità sostenibile", hanno sottolineato Cinzia Valbonesi, presidente della Commissione, nel presentare la bozza di delibera da sottoporre al Consiglio comunale, e l’assessora all’Urbanistica Federica Del Conte.
L’impianto fotovoltaico nell’area ex Sarom, di cui è stata appena avviata la procedura di valutazione ambientale nazionale presso il Ministero, è un investimento di circa 33 milioni di euro, di cui 10 finanziati dal Pnrr, i rimanenti saranno a carico del privato che realizzerà e gestirà l’impianto. Il surplus di energia da 38 Mw ai 23 destinati alle navi da crociera, quando sono presenti, potrà servire a prezzi concorrenziali gli altri insediamenti portuali, tramite la creazione di una comunità energetica nello scalo di Ravenna che in questo modo diventerà più concorrenziale e più green.
Maria Vittoria Venturelli