Ravenna, 22 ottobre 2024 – I danni sono tanti e le domande sono poche così come i tecnici a disposizione (e le perizie valorizzate a un massimo di 800 euro lordi non aiutano). Partecipato e vivace l’incontro di ieri al Pala De Andrè, organizzato dal Comune di Ravenna con la Struttura commissariale, la Regione, Invitalia e l’assessora ai Lavori pubblici Federica Del Conte, ha aggiornato sulla situazione rimborsi. Le richieste di indennizzo arrivate al Comune di Ravenna sono state 239 di cui 144 da privati e 70 sono state liquidate, ma ne erano attese almeno 1.300. “Le richieste sono poche, invitiamo i cittadini a presentare le domande ed è ancora attiva la consulenza settimanale e la Struttura commissariale è presente in ufficio”, ha detto la Del Conte. “Siamo qui perché a distanza di un anno ci sono poche domande – ha spiegato il colonnello Carlo La Torre, capo unità ricostruzione privata della Struttura commissariale – e abbiamo scritto e riscritto le ordinanze proprio per permettere a tanti di accedere per il rimborso dei danni e crediamo di avere centrato il cuore dei problemi”.
Ma il colonnello La Torre ha annunciato anche la prossima uscita di due importanti ordinanze. La prima sulla delocalizzazione e l’altra, attesissima, sul credito d’imposta. Sul primo fronte, a integrazione dell’ordinanza 14, si prende in esame la delocalizzazione nel caso in cui l’immobile sia stato gravemente danneggiato e non sia possibile ricostruire nello stesso posto. “Si avrà diritto a 1.800 euro a metro quadrato con cui comprare il terreno e ricostruire oppure comprare un appartamento già esistente. Se azienda i valori decrescono ma restano consistenti”, ha spiegato La Torre. “Abbiamo fatto tante modifiche, dai garage alle pertinenze. La sensazione è che manchino anche i tecnici”, ha detto il colonnello. Brusìo in platea e tanti casi personali presentati che sembrano indicare molte storture e molta burocrazia che rallenta il tutto.
Maria Romani, dell’Agenzia regionale per la ricostruzione, ha anticipato alcuni elementi dell’ordinanza sul credito d’imposta. I fondi arriveranno su conto correnti bancari vincolati dai quali si potrà prelevare denaro come finanziamento agevolato oppure far pagare dalla banca direttamente i fornitori. Infine le ordinanze riguarderanno il terzo settore, incluse le associazioni sportive dilettantistiche ma anche soggetti esterni ad esso come i sindacati e gli Ordini. Per quel che riguarda i beni mobili resta il limite dei 6mila euro e Invitalia lavora sulle perizie e sulla base di quelle, come ha spiegato Andrea Marini di Invitalia, “facciamo la nostra istruttoria, e si può integrare la domanda di contributo. Nessuna forma di resistenza alle nuove info per cambiare la valutazione. Noi vogliamo acquisire tutti gli elementi utili per una valutazione corretta ma è ammessa una sola revisione. Ma non sono rimborsate le spese di chi si è fatto lavori da solo senza presentare alcun computo metrico”.