"Bisogna rimettere le persone al centro". Inizia così, da quello che è il suo slogan in vista delle elezioni regionali del 17 e 18 novembre, l’incontro di presentazione della candidata del centro-destra Elena Ugolini a Ravenna, la città amministrata proprio dal suo diretto sfidante Michele de Pascale sostenuto dal centro-sinistra. "In molti mi chiedono chi me l’abbia fatto fare – ricorda la professoressa di storia e filosofia, preside ed ex sottosegretaria di Stato al ministero dell’istruzione, riminese ma ormai bolognese d’adozione –. Non ho dubbi: mi sono candidata prima di tutto per i miei figli e studenti, per dare loro un’opportunità e farli restare in Italia. Al riguardo vorrei una legge per incentivare il ritorno dei cervelli in fuga. La nostra è una regione bella, ricca e attrattiva, un punto di riferimento a livello nazionale e internazionale, per la sua capacità di fare impresa". Il primo passo per Ugolini è ascoltare le persone per capirne le necessità, il secondo coinvolgerle nelle decisioni, in modo da avere servizi e bandi in grado di renderci competitivi e fare passi avanti. Sei le sfide, come ormai noto, che sono parte integrante del suo programma elettorale: famiglia, casa, sanità, educazione e diritto allo studio, lavoro ed economia, urbanistica/mobilità e ambiente. Il suo progetto ‘faro’ anche alla luce delle tre alluvioni in meno di un anno e mezzo? La messa in sicurezza del territorio, manutenzione ordinaria dei fiumi e una programmazione di lungo termine a livello infrastrutturale. "Per una nuova visione di futuro, serve prima di tutto concretezza e meno ipocrisia – ricorda Ugolini –. Tutti devono poter avere una casa e un lavoro. La realtà è che negli ultimi anni il bonus 110 e il reddito di cittadinanza hanno aumentato il debito pubblico senza risolvere i problemi preesistenti".
Elementi che potrebbero "risvegliare l’Emilia Romagna, ridarle ‘speranza’", come richiesto da tutti i partiti che sostengono la lista civica della candidata: Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Viva Ravenna, La Pigna, i cui rappresentanti l’hanno accolta nel tour a Ravenna, iniziato all’Osteria Passatelli all’ora di pranzo e proseguito in serata al Grand Hotel Mattei. Quella di Ugolini viene descritta come una sfida "difficile e ambiziosa" ma necessaria perché serve un "cambio di mentalità, atteso ormai da troppo tempo". "Dobbiamo far capire in tutta la regione quanto de Pascale abbia governato male a Ravenna", chiosa Alberto Ferrero, segretario provinciale di Fratelli d’Italia, in corsa per un posto da consigliere regionale. Sul tema scottante dell’alluvione, Ugolini ha ricordato seccamente che "De Pascale ha speso solo 1,5% dei fondi previsti dal governo per Ravenna e che tra il 2021 e il 2022 Bonaccini e Schlein hanno riconsegnato a Roma oltre 55 milioni di euro dei 50 previsti per la messa in sicurezza dei corsi d’acqua". Però ci ha tenuto a ribadire di "non essere ideologica", e che porterà avanti le cose buone avviate da chi l’ha preceduta. "Per quanto riguarda Ravenna – conclude –, le potenzialità sono molteplici: non solo capitale dell’energia, ma anche del porto e della logistica, del turismo, se si sarà in grado di fare gli investimenti giusti".
Roberta Bezzi