
Edoardo Bennato in concerto. Fra i suoi pezzi più celebri, ’Il rock del capitano Uncino’, ‘Il gatto e la volpe’, ’Sono solo canzonette’, ’L’isola che non c’è’
La carriera di Edoardo Bennato (domani sera in concerto al Pala de Andrè di Ravenna con la sua band) è divisa in due parti. La prima è caratterizzata da testi graffianti e ricchi di ironia, una caratteristica che lo accompagnerà a lungo, parole che si sposano ad un rock di matrice americana dove non mancano però anche richiami alle radici napoletane del cantautore. I primi album di Bennato sono autentici gioielli, da ’Non farti cadere le braccia’ a ’I buoni e i cattivi’ a ’La torre di Babele’. Il successo arriva nel 1977 con il concept ’Burattino senza fili’, dove la favola di Pinocchio è la metafora per opporsi alla cultura dominante fatta di grilli parlanti. L’album contiene pezzi memorabili, come ’Il gatto e la volpe’, la dolce ballata ’La fata’, ’È stata tua la colpa’, ’In prigione’, ’Dotti medici sapienti’.
Ma Bennato è anche nato per spiazzare. Per tre anni non darà alle stampe alcun disco, per poi pubblicarne due, l’uno a pochi giorni dall’altro. Nel 1980 esce ’Uffè uffà!’, seguito da ’Sono solo canzonette’, imperniato sulla favola di Peter Pan, con la celebre hit ’L’isola che non c’è’.
Il successo è clamoroso, Bennato riempie gli stadi, con un celebre tutto esaurito nel 1980 a San Siro.
Anche nella seconda parte della carriera arriveranno altre hit, come ’Viva la mamma’ nel 1989 e ’Notti magiche’ con Gianna Nannini per i mondiali di Italia 90. E anche oggi, a 78 anni, Bennato non è stanco di stupire.