REDAZIONE RAVENNA

"Ecco ‘La Pioppa’ di Savarna. L’asilo ora è un centro sociale"

Omero, Franca e Maria parlano dello spazio che accoglie chiunque voglia stare insieme in modo diverso. Si tratta di un’attività alternativa che nel paese non c’era.

Il centro sociale ’La Pioppa’ in via dei Martiri 18 a Savarna

Il centro sociale ’La Pioppa’ in via dei Martiri 18 a Savarna

Com’è nata ‘La Pioppa’?

"A metà degli anni ’50, a Savarna, c’era solo l’asilo parrocchiale. Così la comunità decise di costruire una struttura che fosse pubblica e che appartenesse a tutta la cittadinanza, gestita dai genitori e dalla popolazione di Savarna e fu chiamata “Asilo del Popolo”. Diventò poi l’asilo comunale, finché non venne costruita la struttura nuova, ‘Il Grillo Parlante’, nel 1975. In seguito ‘La Pioppa’ fu mensa e struttura di supporto per la scuola elementare, fino al 10 ottobre 1993, quando venne inaugurata la mensa e tutta la parte nuova della scuola. E’ andata poi in decadenza perché la struttura è rimasta chiusa per circa due o tre anni. Fu grazie all’intuizione di Luigi Bonetti e Sintina Masotti, nel 1996, che si decise di usare quella struttura come Centro Sociale. ‘La Pioppa’ è stata inaugurata il 17 novembre del 1996. A quel tempo era una novità in assoluto. Si partì con il minimo delle attività come giocare a carte, parlare, incontrarsi. Tutto quello che si è fatto dopo, è venuto piano piano. Tra il 1995 e il 2004, si andava molto a rilento perché non si aveva ancora bene la consapevolezza di quello che si poteva fare. Con il tempo, ci si rese conto del potenziale e si partì con la cucina. Il forno a legna, per attivare laboratori di pizza, è l’ultima novità. Attualmente la struttura è di proprietà della Fondazione ‘La Pioppa’ ed è data in comodato d’uso all’Auser provinciale di Ravenna che organizza il volontariato. Il presidente della fondazione è Omero, rappresentante di Savarna. Franca è coordinatrice e Maria segue l’organizzazione dei trasporti".

La struttura si è modificata nel tempo?

"La struttura è sempre la stessa, ma dal 2017, sono emerse le esigenze di organizzare un punto prelievi e di avere gli ambulatori dei medici di base nello stesso edificio, con una sala d’attesa adeguata. Quindi si è fatto un primo grande intervento, per allestire gli ambulatori ed il punto prelievi. Ora una parte del centro, è a disposizione dell’Ausl. Abbiamo rifatto la cucina e i bagni nuovi perché quelli vecchi non erano più a norma per la nostra sala. I lavori sono stati interamente finanziati dalla comunità che ha risposto con generosità e si è sempre attivata in prima persona per creare i servizi di cui ha bisogno".

Perché si chiama ‘La Pioppa’?

"Il nome è stato scelto perché c’era, nel cortile, un grandissimo pioppo (in dialetto “Pioppa”). Nella primavera del 2022, è stata fatta una piccola festa, un ultimo abbraccio prima di abbatterla, perché era cava ed era diventata pericolosa, rischiava di cadere".

Perché c’è una panchina rossa nel cortile?

"E’ dedicata ad Elisa Bravi, è un simbolo molto forte contro la violenza sulle donne".

Per voi che cos’è ‘La Pioppa’?

"E’ una seconda famiglia. Essere volontari significa fare qualcosa che si sente dentro, per sentirsi appagati. E’ molto gratificante e stiamo tessendo una rete di solidarietà importante".

Classe quinta scuola primaria ‘Maria Bartolotti’ di SavarnaInsegnante Maria Cristina Bernabei